Rischio di ipomagnesiemia con gli inibitori della pompa protonica: modifica della scheda tecnica di Nexium


Nexium ( Esomeprazolo ) appartiene a un gruppo di farmaci chiamati inibitori della pompa protonica. Nexium diminuisce la quantità di acido prodotto nello stomaco.
Nexium trova indicazione nel trattamento dei sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo e altre malattie che coinvolgono acidi gastrici come la sindrome di Zollinger-Ellison. Nexium è usato anche per promuovere la guarigione di esofagite erosiva.
Nexium può anche essere somministrato per prevenire ulcere gastriche causate da infezione da Helicobacter pylori, o con l'uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ).

Nexium non deve essere impiegato per il sollievo immediato dei sintomi di bruciore di stomaco.

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti ha modificato la scheda tecnica di Nexium, inserendo il rischio di ipomagnesiemia relativo all'uso degli inibitori della pompa protonica ( PPI ) per almeno 3 mesi, e in molti casi dopo 1 anno.

Avvertenze e Precauzioni

Ipomagnesiemia, sintomatica e asintomatica, è stata riportata, seppur raramente, nei pazienti trattati con gli inibitori della pompa protonica per almeno 3 mesi, e nella maggior parte dei casi dopo 1 anno di terapia.

Gravi eventi avversi associati ai bassi livelli di Magnesio sono: tetania, aritmie e convulsioni. Altri effetti dell’ipomagnesiemia sono: vertigini, irregolarità del battito cardiaco, agitazione, tremori, debolezza muscolare, spasmi delle mani e dei piedi, crampi o dolori muscolari, spasmo della laringe.

Nella maggior parte dei pazienti, il trattamento dell’ipomagnesiemia ha richiesto impiego della terapia di sostituzione con Magnesio e la sospensione della somministrazione degli inibitori della pompa protonica.

Per i pazienti che si prevede dovranno assumere per lungo periodo gli inibitori della pompa protonica o che devono assumere questi antiacidi assieme a medicinali quali la Digossina o farmaci che possono causare ipomagnesiemia ( ad esempio, diuretici ), gli operatori sanitari devono prendere in considerazione il monitoraggio dei livelli di magnesiemia prima di iniziare il trattamento con i farmaci PPI e successivamente con periodicità. ( Xagena2011 )

Fonte: FDA, 2011


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