Calcioantagonisti versus altre classi di farmaci antipertensivi: effetto sulle patologie cardiovascolari e sugli eventi MACE
Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ( RCT ) ha mostrato che i decessi per tutte le cause non erano diversi tra i calcioantagonisti di prima linea e altri farmaci per abbassare la pressione arteriosa di prima linea, e confronti per ridurre l'incidenza di eventi avversi maggiori gli eventi cardiovascolari sono stati moderati o deboli, senza lasciare una conclusione forte sui vantaggi o gli svantaggi dei calcioantagonisti.
I ricercatori hanno cercato di determinare se l'incidenza di eventi cardiovascolari avversi maggiori ( MACE ) fosse ridotta se i calcioantagonisti fossero stati impiegati come terapia di prima linea per l'ipertensione rispetto ad altre classi di farmaci antipertensivi.
I dati di 153.849 partecipanti con una storia di ipertensione sono stati ottenuti da più database.
I ricercatori hanno trovato 23 studi randomizzati condotti in Giappone, Israele, Nord America, Oceania ed Europa fino al 1 settembre 2020.
Per essere inclusi nell'analisi, gli studi dovevano aver arruolato almeno 100 partecipanti ipertesi, assegnati in modo casuale, confrontando i calcioantagonisti con altre classi di antipertensivi, e dovevano avere un follow-up di almeno 2 anni.
La maggior parte degli studi inclusi erano multicentrici con protocolli standardizzati.
Dall'analisi è emersa che la mortalità per qualsiasi causa tra calcioantagonisti e altre classi di farmaci antipertensivi non era diversa.
I calcioantagonisti possono essere associati a un aumento degli eventi cardiovascolari maggiori rispetto ai diuretici ( rapporto di rischio [ RR ] 1.05; IC 95%, 1.00-1.09; P = 0.03 ) e a un aumento degli eventi di insufficienza cardiaca congestizia ( RR 1.37; IC 95%, 1.25-1.51; evidenza moderata ).
Rispetto ai beta-bloccanti, i calcioantagonsti hanno ridotto gli esiti per eventi cardiovascolari maggiori ( RR 0.84; IC 95%, 0.77-0.92 ), ictus ( RR 0.77; IC 95%, 0.67-0.88; evidenza di certezza moderata ) e mortalità cardiovascolare ( RR 0.90; IC 95%, 0.81-0.99; evidenza bassa ).
I calcioantagonisti hanno ridotto l'ictus rispetto agli ACE-inibitori ( RR 0.90; IC 95%, 0.81-0.99; evidenza di certezza bassa ) ma hanno aumentato l'insufficienza cardiaca congestizia ( RR 1.16; IC 95%, 1.06-1.28; evidenza bassa ).
I calcioantagonisti hanno ridotto l'infarto miocardico rispetto ai bloccanti del recettore dell'angiotensina ( ARB; sartani ) ( RR=0.82; IC 95%, 0.72-0.94; evidenza moderata ), ma hanno aumentato l'insufficienza cardiaca congestizia ( RR 1.20; IC 95%, 1.06-1.36; evidenza bassa ).
L'analisi ha presentato alcune limitazioni. I dati per tutti gli endpoint desiderati non erano disponibili per ogni studio. I partecipanti nella maggioranza degli studi tendevano ad avere un'ipertensione avanzata o più complicata e, in questa analisi, sono stati esclusi quelli con ipertensione grave o acuta. C'erano anche dati insufficienti per alcuni confronti di sottogruppi.
I ricercatori hanno concluso che, per il trattamento dell'ipertensione, l'evidenza ha indicato con evidenza moderata che i diuretici riducono l'insufficienza cardiaca congestizia e gli eventi cardiovascolari maggiori in modo più efficace rispetto ai calcioantagonisti.
E' stata riscontrata una evidenza da bassa a moderata che i calcioantagonisti siano in grado di ridurre l'ictus versus gli ACE-inibitori e l'infarto del miocardio versus i sartani, aumentando allo stesso tempo l'insufficienza cardiaca congestizia rispetto a entrambe le classi farmacologiche.
Poichè molte delle differenze riscontrate nell'attuale revisione non sono solide, sono necessari studi randomizzati ben progettati che studino la mortalità e la morbilità degli individui che assumono calcioantagonisti rispetto ad altre classi di farmaci antipertensivi per i pazienti con diversi stadi di ipertensione, età diverse e con diverse comorbidità come il diabete mellito. ( Xagena2022 )
Fonte: Cochrane Database of Systematic Reviews, 2022
Cardio2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Alti livelli di plasmacellule tumorali circolanti come segno distintivo della malattia aggressiva nei pazienti idonei al trapianto con mieloma multiplo di nuova diagnosi
Alti livelli di plasmacellule tumorali circolanti ( CTC-high ) nei pazienti con mieloma multiplo sono un marcatore di malattia aggressiva....
Studio REWIND: Dulaglutide riduce l'incidenza dei MACE nei pazienti con diabete di tipo 2 con e senza precedente malattia cardiovascolare
Nello studio REWIND ( Researching Cardiovascular Events with a Weekly Incretin in Diabetes ) è stato valutato l'effetto della Dulaglutide...
Omacetaxina mepesuccinato per pazienti con sindrome mielodisplastica ad alto rischio e leucemia mielomonocitica cronica dopo insufficienza di agenti ipometilanti
L'esito dei pazienti con sindromi mielodisplastiche ( MDS ) dopo fallimento degli agenti ipometilanti ( HMA ) non è favorevole,...
Gli ACE inibitori riducono l'incidenza di MACE nei pazienti con infarto miocardico senza sopraslivellamento ST dopo procedura PCI di successo
In un confronto tra inibitori del sistema renina-angiotensina utilizzati per il trattamento dei pazienti con diabete mellito e infarto miocardico...
Studio TRANSLATE-ACS: Prasugrel non riduce in modo significativo il tasso di MACE rispetto a Clopidogrel nei pazienti con sindrome coronarica acuta
Un confronto nel mondo reale tra Clopidogrel ( Plavix ) e Prasugrel ( Efient, Effient ) in quasi 12000 pazienti...
Informazioni di sicurezza sui medicinali contenenti Budesonide nella forma farmaceutica sospensione da nebulizzare
E’ stata richiamata l’attenzione degli Operatori Sanitari sulla corretta prescrizione e dispensazione nei bambini dei medicinali contenenti Budesonide nella forma...
Omacetaxina mepesuccinato sottocutanea per i pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica resistenti o intolleranti agli inibitori della tirosin-chinasi
Omacetaxina mepesuccinato ( Synribo ) è una Cefalotaxina capostipite con una modalità d'azione unica, indipendente da BCR-ABL, che si è...
Modelli di sopravvivenza nel linfoma linfoplasmacellulare / macroglobulinemia di Waldenström
La gestione clinica del linfoma linfoplasmacellulare / macroglobulinemia di Waldenström è cambiata notevolmente negli ultimi anni con l'uso di nuovi...
Reazioni avverse da farmaci: negli Stati Uniti aumenta il ricorso alla class action per chiedere risarcimenti alle società farmaceutiche
Il ruolo sempre maggiore del cittadino nel processo terapeutico ha come conseguenza l’aumento di cause legali nei confronti delle società...