La miectomia chirurgica migliora la ipertensione polmonare nella cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
La caratterizzazione della ipertensione polmonare e gli effetti della miectomia nella cardiomiopatia ipertrofica non sono ancora ben definiti.
Uno studio retrospettivo ha valutato l'effetto della miectomia sulla ipertensione polmonare nella cardiomiopatia ipertrofica.
L’analisi è stata compiuta su 306 pazienti sintomatici con cardiomiopatia ipertrofica ( 70% di classe NYHA III-IV ) con valutazione ecocardiografica della pressione sistolica del ventricolo destro ( RVSP ) sia precedente ( media 3 giorni ) che successiva ( media 4 giorni ) alla miectomia.
Rispetto ai pazienti senza ipertensione polmonare ( RVSP minore di 35 mm Hg, n=145, 47% ), i pazienti con ipertensione polmonare moderata o grave ( RVSP superiore o uguale a 50 mm Hg, n=51, 17% ) erano più anziani, prevalentemente di sesso femminile, avevano una maggiore prevalenza di fibrillazione atriale, maggiori livelli di peptide natriuretico, più alto gradiente del tratto di efflusso del ventricolo sinistro, più alta velocità E, e più ampia area sinistra.
La riduzione della pressione sistolica del ventricolo destro post-miectomia era evidente nei pazienti con moderata o grave ipertensione polmonare ( da 59 a 50 mm Hg, P minore di 0.0001 ) e in tutti i pazienti con ipertensione polmonare ( RVSP maggiore o uguale a 35 mm Hg, n=161, da 43 a 41 mm Hg, P minore di 0.0001 ).
In un sottogruppo di pazienti con dati a lungo termine, l’ipertensione polmonare ha continuato a diminuire nel corso del follow-up.
Le variabili cliniche associate a un miglioramento della ipertensione polmonare in questi pazienti erano: più elevato indice del volume atriale sinistro ( R=0.43, P=0.0069 ) e insufficienza mitralica moderata o grave ( R=0.33, P=0.038 ).
In conclusione, la miectomia chirurgica è associata a un miglioramento nella ipertensione polmonare, più pronunciata nella ipertensione polmonare moderata o grave.
Questi dati forniscono informazioni sulla emodinamica polmonare dopo risoluzione dell’ostruzione e possono contribuire a orientare le aspettative terapeutiche. ( Xagena2014 )
Geske JB et al, Eur Heart J 2014;35:2032-2039
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