Ipercolesterolemia familiare - Efficacia a lungo termine e sicurezza di Mipomersen: risultati intermedi a 2 anni
L'obiettivo di uno studio è stato quello di valutare l'efficacia e la sicurezza della somministrazione prolungata di Mipomersen ( Kynamro ) in pazienti con ipercolesterolemia familiare in terapia ipolipemizzante alle massime dosi tollerate.
E’stata effettuata un’analisi ad interim pianificata di uno studio di estensione, in aperto, in corso, in pazienti ( n=141 ) con ipercolesterolemia familiare che stavano assumendo una terapia settimanale a base di Mipomersen 200 mg mediante iniezione sottocutanea più dosaggi massimi tollerati di ipolipemizzante fino a 104 settimane.
Le variazioni medie del colesterolo LDL ( LDL-C ) dal basale a 26 ( n=130 ), 52 ( n=111 ), 76 ( n=66 ), e 104 settimane ( n=53 ) sono state, rispettivamente, -28, -27, -27 e -28%; e della apolipoproteina B: -29, -28, -30, e -31%.
Riduzioni del colesterolo totale, colesterolo non-HDL, e lipoproteina (a) erano comparabili con le diminuzioni dei livelli di colesterolo LDL e di apolipoproteina B.
I valori medi di colesterolo HDL sono aumentati dal basale del 7 e del 6%, rispettivamente, alle settimane 26 e 52.
Il profilo di sicurezza a lungo termine di Mipomersen è risultato simile a quello riportato negli studi di fase 3 associati, randomizzati e controllati con placebo.
Gli eventi avversi segnalati sono stati: reazioni al sito di iniezione e sintomi simil-influenzali.
E’ stato riscontrato un aumento incrementale mediano del grasso a livello epatico durante i primi 6-12 mesi che è apparso diminuire con la continua esposizione a Mipomersen dopo il 1° anno e che è ritornato ai valori basali 24 settimane dopo l'ultima dose di farmaco, indicando un fenomeno di adattamento.
I livelli di alanina aminotransferasi ( ALT ) hanno mostrato un andamento simile nel corso del tempo.
In conclusione, il trattamento a lungo termine con Mipomersen fino a 104 settimane ha prodotto riduzioni in tutte le lipoproteine aterosclerotiche misurate, e un profilo di sicurezza in linea con precedenti studi clinici controllati in questa popolazione di pazienti ad alto rischio. ( Xagena2015 )
Santos RD et al, Eur Heart Journal 2015; 36: 566-575
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