I livelli plasmatici di vitamina B6 e di omocisteina totale predicono gli eventi aterotrombotici nel lungo periodo nei soggetti sani
Il contributo dell’omocisteina e delle vitamine del gruppo B nel determinare il rischio cardiovascolare è tema di discussione.
Ricercatori italiani hanno valutato il valore predittivo dell’omocisteina totale, della vitamina B12, del folato e della vitamina B6 sul manifestarsi nel lungo periodo di eventi aterotrombotici coronarici e cerebrali in uno studio nested caso-controllo.
Lo studio ha riguardato una coorte di 1021 soggetti sani, reclutati nel 1987.
Nel corso di un periodo di follow-up di 12 anni ci sono stati 66 primi eventi coronarici e 43 primi eventi cerebrovascolari ( n casi = 109 ).
Sono stati esaminati i campioni di sangue raccolti nel 1987 ed è stata riscontrata una significativa associazione tra i livelli di omocisteina totale ed il rischio di eventi coronarici e cerebrovascolari ( odds ratio, OR per il più alto e il più basso quartile = 1.34 ).
Il folato e la vitamina B12 non differivano in modo significativo tra i casi ed i controlli, ma erano negativamente correlati con l’omocisteina totale ( p < 0.01 ).
La vitamina B6 non era correlata ai livelli di omocisteina totale, ma differiva significativamente tra i casi e i controlli: per i soggetti nel più alto quartile di vitamina B6 e nel più alto quartile rispetto al più basso quartile ( OR = 0.69 ).
Per i soggetti nel più basso quartile di vitamina B6 e nel più alto quartile di omocisteina totale, l’odds ratio è stato di 17.5.
Gli Autori hanno concluso che i livelli plasmatici di omocisteina totale e della vitamina B6 sono fattori di rischio indipendenti, nel lungo periodo, per gli eventi coronarici e cerebrovascolari in soggetti sani. ( Xagena2007 )
Vanuzzo D et al, Eur Heart J 2007; 28: 484-491
Cardio2007 Neuro2007
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