Analisi secondaria dello studio SPRINT: beneficio di breve durata del controllo della pressione arteriosa ?
Lo studio SPRINT ( Systolic Blood Pressure Intervention Trial ) ha dimostrato il ruolo del controllo intensivo della pressione arteriosa ( BP ) nel ridurre la morbilità e la mortalità cardiovascolare.
I ricercatori hanno deciso di identificare l'impatto dell'eredità a lungo termine del controllo intensivo della pressione arteriosa, effettuando un'analisi secondaria dei partecipanti allo studio SPRINT.
Lo studio SPRINT era uno studio clinico multicentrico randomizzato condotto nel periodo 2010-2015 e ha incluso individui di età superiore ai 50 anni con ipertensione e aumentato rischio cardiovascolare.
I partecipanti sono stati randomizzati all'obiettivo di pressione arteriosa sistolica ( SBP ) inferiore a 120 mmHg ( gruppo trattamento intensivo; n = 4.678 ) versus inferiore a 140 mmHg ( gruppo trattamento standard; n = 4.683 ).
Lo studio è stato interrotto anticipatamente a causa di prove schiaccianti di beneficio a un follow-up mediano di 3.3 anni.
L'outcome primario, infarto del miocardio, sindrome coronarica acuta, ictus, insufficienza cardiaca congestizia o morte per cause cardiovascolari, è risultato significativamente ridotto nel gruppo trattamento intensivo rispetto al gruppo trattamento standard ( 5.2% vs 6.8 %, rapporto di rischio [ HR ] 0.75, intervallo di confidenza al 95% [ IC ] 0.64–0.89; p inferiore a 0.0001 ).
L'analisi secondaria ha coinvolto 9.361 pazienti ed è emerso che mentre c'era un beneficio complessivo in termini di mortalità dopo 3.3 anni di follow-up, questo effetto è scomparso al follow-up totale mediano di 8.8 ( 8.3-9.3 ) anni, ( HR, 1.08; IC 95%, 0.94-1.23 ).
Lo stesso ha riguardato la mortalità cardiovascolare specifica.
In un'ulteriore analisi dei sottogruppi, è stato riscontrato un aumento della pressione sistolica ambulatoriale media nelle persone randomizzate al trattamento intensivo: 132.8 mmHg ( IC 95%, 132.0-133.7 ) a 5 anni a 140.4 mmHg ( IC 95%, 137.8-143.0 ) a 10 anni di follow-up.
Dallo studio è emersa la mancanza di effetto persistente del trattamento intensivo della pressione arteriosa.
E' stata sottolineata l'importanza di un controllo più stretto della pressione arteriosa a lungo termine al fine di mantenere i benefici sulla mortalità. ( Xagena2022 )
Fonte: JAMA Cardiology, 2022
Cardio2022 Neuro2022
Indietro
Altri articoli
Stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo nell'epilessia farmacoresistente nel Registro multicentrico dei pazienti MORE
L’efficacia della stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo ( ANT DBS ) nei pazienti con epilessia resistente ai...
Panitumumab iniziale più Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino oppure più Fluorouracile e Leucovorina nei pazienti anziani con carcinoma colorettale metastatico RAS e BRAF wild-type: studio PANDA della Fondazione GONO
Si è verificato se sia la doppietta chemioterapica con uno schema modificato di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( mFOLFOX )...
Fattore di von Willebrand ricombinante e Acido Tranexamico per sanguinamento mestruale abbondante nelle pazienti con malattia di von Willebrand lieve e moderata negli Stati Uniti: studio VWDMin
Un sanguinamento mestruale abbondante si verifica nell’80% delle donne affette dalla malattia di von Willebrand ed è associato a carenza...
Associazione tra antiandrogeni di seconda generazione ed effetti tossici cognitivi e funzionali in studi clinici randomizzati
L'uso degli antiandrogeni di seconda generazione ( AA ) nel trattamento del cancro alla prostata è in aumento. Evidenze retrospettive hanno...
Avelumab versus chemioterapia standard di seconda linea nei pazienti con tumore colorettale metastatico e instabilità dei microsatelliti
Solo uno studio clinico randomizzato ha dimostrato la superiorità degli inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti con tumore del colon-retto...
Tossicità ed efficacia della terapia con cellule CAR-T nel linfoma primario e secondario del sistema nervoso centrale
Il linfoma primario del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) recidivato / refrattario e il linfoma secondario del sistema nervoso...
Edoxaban per 12 mesi rispetto a 3 mesi nei pazienti affetti da tumore con trombosi venosa profonda distale isolata: studio ONCO DVT
La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...
Dabigatran nel trattamento e nella profilassi secondaria del tromboembolismo venoso nei bambini con trombofilia
Nello studio DIVERSITY di fase 2b/3, il trattamento di 3 mesi con Dabigatran ( Pradaxa ) è risultato non-inferiore allo...
Impatto della seconda neoplasia primaria post-trapianto autologo sugli esiti del mieloma multiplo: un'analisi CIBMTR
La sopravvivenza globale ( OS ) è migliorata significativamente nel mieloma multiplo ( MM ) nell'ultimo decennio con l'uso di...
Manifestazioni neuropsichiatriche e disturbi del sonno con la terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir rispetto allo standard di cura nei bambini e negli adolescenti: analisi secondaria dello studio ODYSSEY
Studi di coorte condotti su adulti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno dimostrato che Dolutegravir (...