Antivirali ad azione diretta come trattamento primario per i linfomi non-Hodgkin indolenti associati al virus dell'epatite C: lo studio BArT della Fondazione Italiana Linfomi
Sono stati trattati in modo prospettico i pazienti con linfomi indolenti associati al virus dell'epatite C ( HCV ) con antivirali ad azione diretta ( DAA ) appropriati per il genotipo con l'obiettivo di valutare gli esiti virologici ed ematologici.
Finora non erano stati pubblicati studi prospettici in questo ambito.
FIL_BArT è uno studio prospettico, multicentrico, di fase II che ha valutato gli antivirali ad azione diretta appropriati per il genotipo in pazienti HCV-positivi non-trattati con linfomi indolenti senza criteri per il trattamento anti-linfoma convenzionale immediato.
L'obiettivo primario era la risposta virologica sostenuta, mentre i principali obiettivi secondari erano il tasso di risposta globale ( ORR ) del linfoma e la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Sono stati arruolati 40 pazienti, di cui 27 con linfoma della zona marginale. L'età media era di 68 anni.
I siti extralinfonodali erano coinvolti in 14 casi ( 35% ).
I genotipi principali hanno riguardato 1 paziente su 16 e 2 pazienti su 21.
Tutti i pazienti hanno ricevuto antivirali ad azione diretta guidati dal genotipo: 17 Ledipasvir / Sofosbuvir ( Harvoni ), 8 Sofosbuvir ( Sovaldi ) più Ribavirina e 15 Sofosbuvir / Velpatasvir ( Epclusa ).
Tutti i pazienti hanno ottenuto una risposta virologica sostenuta ( 100% ).
Gli antivirali ad azione diretta sono risultati ben tollerati, con solo due eventi avversi di grado 3-4.
Il tasso di risposta globale del linfoma è stato del 45%, e ha incluso 8 pazienti ( 20% ) che hanno ottenuto una risposta completa e 10 ( 25% ) una risposta parziale, mentre 16 hanno mostrato una malattia stabile e 6 sono progrediti.
Con un follow-up mediano di 37 mesi, 2 pazienti sono deceduti ( sopravvivenza globale a 3 anni 93% ) e altri 3 pazienti sono progrediti, con una sopravvivenza libera da progressione a 3 anni del 76%.
L'eradicazione del vieua HCV mediante antivirali ad azione diretta è stata raggiunta nel 100% dei pazienti HCV-positivi con linfomi indolenti che non richiedevano un trattamento convenzionale immediato e ha portato a un tasso non-trascurabile di risposte al linfoma.
Il trattamento con antivirali ad azione diretta dovrebbe essere considerato come la terapia di prima linea in questo contesto. ( Xagena2022 )
Merli M et al, J Clin Oncol 2022; 40: 4060-4070
Inf2022 Emo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo nell'epilessia farmacoresistente nel Registro multicentrico dei pazienti MORE
L’efficacia della stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo ( ANT DBS ) nei pazienti con epilessia resistente ai...
Panitumumab iniziale più Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino oppure più Fluorouracile e Leucovorina nei pazienti anziani con carcinoma colorettale metastatico RAS e BRAF wild-type: studio PANDA della Fondazione GONO
Si è verificato se sia la doppietta chemioterapica con uno schema modificato di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( mFOLFOX )...
Fattore di von Willebrand ricombinante e Acido Tranexamico per sanguinamento mestruale abbondante nelle pazienti con malattia di von Willebrand lieve e moderata negli Stati Uniti: studio VWDMin
Un sanguinamento mestruale abbondante si verifica nell’80% delle donne affette dalla malattia di von Willebrand ed è associato a carenza...
Associazione tra antiandrogeni di seconda generazione ed effetti tossici cognitivi e funzionali in studi clinici randomizzati
L'uso degli antiandrogeni di seconda generazione ( AA ) nel trattamento del cancro alla prostata è in aumento. Evidenze retrospettive hanno...
Avelumab versus chemioterapia standard di seconda linea nei pazienti con tumore colorettale metastatico e instabilità dei microsatelliti
Solo uno studio clinico randomizzato ha dimostrato la superiorità degli inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti con tumore del colon-retto...
Tossicità ed efficacia della terapia con cellule CAR-T nel linfoma primario e secondario del sistema nervoso centrale
Il linfoma primario del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) recidivato / refrattario e il linfoma secondario del sistema nervoso...
Edoxaban per 12 mesi rispetto a 3 mesi nei pazienti affetti da tumore con trombosi venosa profonda distale isolata: studio ONCO DVT
La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...
Dabigatran nel trattamento e nella profilassi secondaria del tromboembolismo venoso nei bambini con trombofilia
Nello studio DIVERSITY di fase 2b/3, il trattamento di 3 mesi con Dabigatran ( Pradaxa ) è risultato non-inferiore allo...
Impatto della seconda neoplasia primaria post-trapianto autologo sugli esiti del mieloma multiplo: un'analisi CIBMTR
La sopravvivenza globale ( OS ) è migliorata significativamente nel mieloma multiplo ( MM ) nell'ultimo decennio con l'uso di...
Manifestazioni neuropsichiatriche e disturbi del sonno con la terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir rispetto allo standard di cura nei bambini e negli adolescenti: analisi secondaria dello studio ODYSSEY
Studi di coorte condotti su adulti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno dimostrato che Dolutegravir (...