Alta prevalenza di sindrome da apnea notturna nei pazienti con pacemaker
Le malattie cardiovascolari che portano all’impianto di pacemaker sono sospettate essere associate ad una più alta incidenza di sindrome da apnea notturna.
Ricercatori francesi si sono posti l’obiettivo di determinare la prevalenza e le conseguenze della sindrome da apnea notturna nei pazienti in cui è stato impiantato un pacemaker.
Allo studio hanno partecipato 98 pazienti consecutivi, di età media 64 anni, per i quali non era nota apnea notturna.
Di questi, a 29 pazienti era stato impiantato un pacemaker per cardiomiopatia dilatativa ( 29% ), 33 per blocco atrioventricolare di alto grado ( 34% ), e 36 per malattia del nodo del seno ( 37% ).
Tutti i soggetti sono stati sottoposti a valutazione mediante Epworth Sleepiness Scale e polisonnografia.
Il pacemaker era stato programmato con modalità di stimolazione DDI del ventricolo destro ( più bassa frequenza di stimolazione, 50 pulsazioni al minuto ).
La sindrome da apnea notturna è stata definita come indice apnea-ipopnea maggiore o uguale a 10/ora.
Il 59% dei pazienti ( n = 57 ) era affetto da sindrome da apnea notturna; di questi, il 21.4% presentava una forma grave della sindrome ( indice apnea-ipopnea > 30/ora ).
Nei pazienti con insufficienza cardiaca, il 50% presentava la sindrome da apnea notturna ( indice di apnea-ipapnea medio: 11 ), contro il 68% dei pazienti con blocco atrioventricolare ( indice apnea-ipopnea medio: 24 ), ed il 58% con malattia del nodo del seno ( indice apnea-ipopnea medio: 19 ).
I dati dello studio hanno indicato che tra i pazienti a cui è stato impiantato un pacemaker c’è un’alta prevalenza di sindrome da apnea notturna non diagnosticata ( 59% ).
Non è noto se il trattamento della sindrome avrebbe potuto evitare l’impianto di uno stimolatore.
I Ricercatori hanno raccomandato di ricercare la sindrome da apnea notturna nei pazienti sottoposti ad impianto di pacemaker. ( Xagena2007 )
Garrigue S et al, Circulation 2007; Published online before of print
Cardio2007
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