Terapia della insufficienza cardiaca guidata dal peptide natriuretico di tipo B
Diversi studi randomizzati e controllati hanno valutato l’uso dei livelli plasmatici di peptide natriuretico di tipo B ( BNP ) per guidare il trattamento di pazienti con insufficienza cardiaca cronica; tuttavia i benefici di questo approccio al trattamento non sono ancora chiari.
È stata portata a termine una meta-analisi per esaminare l’effetto generale di una terapia basata sul peptide natriuretico di tipo B sugli esiti cardiovascolari in pazienti con insufficienza cardiaca cronica.
Sono stati presi in considerazione gli studi randomizzati e controllati che avevano coinvolto più di 20 pazienti e presentavano un confronto tra terapia farmacologica guidata dal peptide natriuretico di tipo B versus terapia clinica classica in pazienti ambulatoriali con scompenso cardiaco cronico.
Sono stati inclusi nell’analisi 8 studi per un totale di 1726 pazienti, e con una durata media di 16 mesi ( intervallo, 3-24 mesi ).
In generale, è stata osservata una significativa diminuzione del rischio di mortalità per tutte le cause ( rischio relativo, RR=0.76; P=0.003 ) nel gruppo sottoposto a terapia guidata dal peptide natriuretico di tipo B rispetto al gruppo controllo.
Anche nel sottogruppo di pazienti di età inferiore a 75 anni, la mortalità per tutte le cause è risultata più bassa nel gruppo BNP ( RR=0.52; P=0.005 ), ma non sono state osservate diminuzioni nella mortalità dopo terapia guidata da peptide natriuretico di tipo B in pazienti di età uguale o superiore a 75 anni ( RR=0.94; P=0.70 ).
Il rischio di ospedalizzazione per tutte le cause e di sopravvivenza libera da ospedalizzazione non ha mostrato differenze significative tra i gruppi ( RR=0.82; P=0.12 e RR=1.07; P=0.58, rispettivamente ).
Le percentuali aggiuntive di pazienti che hanno raggiunto dosi target di Ace inibitori e beta-bloccanti nel corso di questi studi si sono assestate su valori medi di 21% e 22% nel gruppo peptide natriuretico di tipo B e di 11.7% e 12.5% nel gruppo controllo, rispettivamente.
In conclusione, una terapia guidata dal peptide natriuretico di tipo B riduce la mortalità per tutte le cause in pazienti con insufficienza cardiaca cronica, soprattutto in quelli di età inferiore a 75 anni e una componente di questo beneficio in termini di sopravvivenza potrebbe essere legata a un aumento nell’uso di farmaci noti per la loro capacità di ridurre la mortalità nello scompenso cardiaco cronico, ma non sembra comunque esserci una riduzione nella ospedalizzazione per tutte le cause o un aumento nella sopravvivenza libera da ospedalizzazione utilizzando questo approccio. ( Xagena2010 )
Porapakkham P et al, Arch Intern Med 2010; 170: 507-514
Cardio2010 Diagno2010
Indietro
Altri articoli
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Effetto del controllo intensivo della pressione arteriosa sui livelli di troponina e peptide natriuretico: studio SPRINT
Dato l'importante ruolo del danno cardiaco e dell'attivazione neuro-ormonale nei percorsi che portano dall'ipertensione all’insufficienza cardiaca e le forti associazioni...
Resistenza all'insulina e frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B tra gli adulti sani
Non è chiaro in che misura la resistenza all'insulina sia associata al frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B...
Associazione di frammento N-terminale del propeptide natriuretico cerebrale ed esito a lungo termine nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare: studio GRIPHON
I livelli di NT-proBNP ( frammento N-terminale del propeptide natriuretico cerebrale ) sono inclusi nell'approccio di valutazione del rischio multiparametrico...
Terapia con analogo del peptide natriuretico di tipo C nei bambini con acondroplasia
L'acondroplasia è una malattia genetica che inibisce l'ossificazione endocondrale, causando una sproporzionata bassa statura e complicanze clinicamente significative. Vosoritide è...
Frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico cerebrale e rischio cardiaco tra individui con e senza obesità
L'obesità è un fattore di rischio per l'insufficienza cardiaca, ma è associata a più bassi livelli di frammento N-terminale del...
Frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico cerebrale associato a malattia dei piccoli vasi cerebrali subclinica
Il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico cerebrale è associato a lesioni cerebrovascolari silenti e potrebbe rappresentare un marcatore surrogato di...
Il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B contribuisce a un nuovo punteggio di fragilità nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi
La fragilità dei pazienti con mieloma multiplo è stata delineata soprattutto per età e performance score ECOG e di recente...
Insufficienza cardiaca: elevate concentrazioni plasmatiche del peptide natriuretico di tipo B inibiscono l’attività della neprilisina circolante
Un studio ha cercato di ipotizzare se gli elevati livelli di BNP ( peptide natriuretico di tipo B )...
L’aumento delle concentrazioni plasmatiche del frammento medio-regionale del peptide natriuretico proatriale è associato al rischio di disfunzione cardiorenale nel diabete di tipo 1
Sono state esaminate le possibili associazioni tra frammento medio-regionale del peptide natriuretico proatriale ( MR-proANP ) e le complicanze del...