Il controllo standard della pressione arteriosa rispetto al controllo intensivo migliora gli esiti delle malattie cardiovascolari negli anziani
Un obiettivo di pressione arteriosa sistolica inferiore a 120 mm Hg rispetto a un obiettivo inferiore a 140 mm Hg porta a tassi significativamente più bassi di eventi cardiovascolari fatali e non-fatali e di morte da qualsiasi causa.
Il target di trattamento appropriato per la pressione arteriosa sistolica ( SBP ) nei pazienti anziani con ipertensione è stato oggetto di studio.
Sono stati valutati gli effetti di obiettivi di SBP intensivi ( pressione inferiore a 120 mm Hg ), rispetto allo standard ( inferiore a 140 mm Hg ), in persone di età a partire da 75 anni con ipertensione, ma senza diabete mellito.
Uno studio clinico multicentrico, randomizzato, ha compreso i pazienti di età a partire da 75 anni che hanno partecipato allo studio SPRINT, Systolic Blood Pressure Intervention Trial.
Il reclutamento è iniziato nel 2010 e il follow-up si è concluso nel 2015.
I partecipanti sono stati randomizzati per una pressione sistolica target inferiore a 120 mm Hg ( gruppo di trattamento intensivo, n=1.317 ) o una pressione sistolica target inferiore a 140 mm Hg ( gruppo di trattamento standard, n=1.319 ).
L'esito primario di malattia cardiovascolare era un composito di infarto miocardico non-fatale, sindrome coronarica acuta non risultante in un infarto miocardico, ictus non-fatale, insufficienza cardiaca acuta scompensata non-fatale e morte per cause cardiovascolari.
La mortalità per tutte le cause era un risultato secondario.
Tra i 2.636 partecipanti ( età media, 79.9 anni; 37.9% donne ), 2.510 ( 95.2% ) hanno fornito dati completi di follow-up.
A un follow-up medio di 3.14 anni, c'è stato un tasso significativamente inferiore di esito primario composito ( 102 eventi nel gruppo di trattamento intensivo vs 148 eventi nel gruppo di trattamento standard; rapporto di rischio HR=0.66 ) e di mortalità per tutte le cause ( 73 decessi vs 107 decessi, rispettivamente, HR=0.67 ).
Il tasso globale di eventi avversi gravi non è stato differente tra i gruppi di trattamento ( 48.4% nel gruppo di trattamento intensivo vs 48.3% nel gruppo di trattamento standard; HR=0.99 ).
I tassi assoluti di ipotensione sono stati 2.4% nel gruppo di trattamento intensivo vs 1.4% nel gruppo di trattamento standard ( HR=1.71 ), 3.0% vs 2.4%, rispettivamente, per sincope ( HR=1.23 ), 4.0% vs 2.7% per alterazioni elettrolitiche ( HR=1.51 ), 5.5% vs 4.0% per danno renale acuto ( HR=1.41 ) e 4.9% vs 5.5% per cadute dannose ( HR=0.91 ).
In conclusione, tra gli adulti di età a partire da 75 anni, il trattamento con un obiettivo di pressione sistolica inferiore a 120 mm Hg, rispetto a un obiettivo inferiore a 140 mm Hg, ha portato a tassi significativamente più bassi di grandi eventi cardiovascolari fatali e non-fatali e di morte dovuta a qualsiasi causa. ( Xagena2016 )
Williamson JD et al, JAMA 2016; 315: 2673-2682
Cardio2016
Indietro
Altri articoli
Controllo intensivo rispetto a meno intensivo della pressione arteriosa per prevenire il rimodellamento cardiaco avverso nei bambini con malattia renale cronica: studio HOT-KID
La pressione arteriosa target ottimale per ridurre il rimodellamento cardiaco avverso nei bambini con malattia renale cronica è incerta. Si...
Effetto degli agenti che abbassano la pressione arteriosa sulla funzione microvascolare nelle persone con malattie dei piccoli vasi: studio TREAT-SVD
L’ipertensione è il principale fattore di rischio per la malattia dei piccoli vasi cerebrali. Si è determinato se le classi...
Riduzione dose-dipendente della pressione arteriosa con Zilebesiran, un RNA interferente
Un agente sperimentale di interferenza dell'RNA ( RNAi ) mirato all'angiotensina ha dimostrato una riduzione dose-dipendente e clinicamente significativa della...
Effetto del controllo intensivo della pressione arteriosa sui livelli di troponina e peptide natriuretico: studio SPRINT
Dato l'importante ruolo del danno cardiaco e dell'attivazione neuro-ormonale nei percorsi che portano dall'ipertensione all’insufficienza cardiaca e le forti associazioni...
Gestione della pressione arteriosa dopo terapia endovascolare per ictus ischemico acuto: studio BEST-II
Gli effetti di un moderato abbassamento della pressione arteriosa sistolica ( SBP ) dopo una ricanalizzazione riuscita con terapia endovascolare...
Effetto del sodio alimentare sulla pressione arteriosa
Le raccomandazioni relative al sodio nella dieta sono dibattute in parte a causa della risposta variabile della pressione arteriosa all'assunzione...
Mortalità per qualsiasi causa e mortalità cardiovascolare a lungo termine con controllo intensivo della pressione arteriosa
Lo studio SPRINT ( Systolic Blood Pressure Intervention Trial ) ha dimostrato che il controllo intensivo della pressione arteriosa ha...
Controllo intensivo della pressione arteriosa dopo trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto: studio ENCHANTED2/MT
La pressione arteriosa sistolica ottimale dopo trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto non è ben definita. Sono state confrontate la...
Analisi secondaria dello studio SPRINT: beneficio di breve durata del controllo della pressione arteriosa ?
Lo studio SPRINT ( Systolic Blood Pressure Intervention Trial ) ha dimostrato il ruolo del controllo intensivo della pressione arteriosa...
Elevata pressione arteriosa nei pazienti con emicrania trattati con anticorpi monoclonali anti-CGRP
Gli anticorpi anti-recettore del peptide correlato al gene della calcitonina ( CGRP ) sono approvati come trattamento preventivo per l'emicrania....