Prevenzione primaria cardiovascolare: i dubbi legati al trattamento dei soggetti sani con Crestor
Il New York Times ( NYT ) ha dedicato un approfondimento alla notizia sull’estensione delle indicazioni di Crestor ( Rosuvastatina ), come misura preventiva anche in soggetti con normali livelli di colesterolo, da parte dell’Agenzia per il controllo dei farmaci statunitense FDA ( Food and Drug Administration ).
Le statine sono farmaci già ampiamente prescritti nel trattamento delle dislipidemie.
Alcuni medici dubitano che le statine siano farmaci sicuri nella prevenzione primaria dei soggetti a basso rischio di infarto miocardico e di ictus.
Tra i rischi, non è da trascurare il fatto che un recente studio ha evidenziato che le statine sono associate a un aumento, seppur modesto, di sviluppo di diabete mellito.
L’FDA ha approvato l’estensione delle indicazioni per Crestor, riguardante uomini di 50 anni o oltre e donne di 60 anni o oltre che presentano alti livelli della proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hs-CRP ) ( un marcatore di infiammazione ) ed almeno uno dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolari, come fumo, ipertensione, storia familiare di malattia cardiaca precoce, o bassi livelli di colesterolo HDL.
L’FDA ha precisato che questa indicazione non è a sostegno dell’uso di Crestor in coloro che hanno solo elevati valori di hsCRP.
Secondo il giornale newyorkese, sarebbero 6,5 milioni i cittadini statunitensi che rispondono all’identikit approvato dall’Autorità per il controllo dei farmaci degli Stati Uniti,
Alcuni pazienti che assumono le statine vanno incontro a dolori muscolari, inoltre debbono essere sottoposti periodicamente a controlli degli enzimi epatici.
Inoltre un’analisi di dati aggregati ha evidenziato che le statine potrebbero facilitare l’insorgenza di diabete mellito.
L’FDA per approvare la nuova indicazione di Crestor si è avvalsa dei dati dello studio JUPITER che ha messo a confronto i pazienti trattati con Crestor con quelli riceventi placebo.
I pazienti trattati con Crestor sono andati incontro ad un numero più basso di eventi cardiovascolari ( infarto miocardico, ictus ) e di procedure come angioplastica o bypass coronarico.
La misurazione di hs-CRP come marcatore del rischio cardiovascolare, è stata proposta da Paul M Ridker, un medico del Brigham and Women’s Hospital, appartenente all’Harvard Medical School, a Boston, che ne detiene il brevetto.
Ridker riceverà royalty dal test per la misurazione della proteina C-reattiva ad alta sensibilità. Pertanto risulta sospetta l’enfasi data allo studio JUPITER, visto che Ridker era il principal investigator e chairman.
Come riporta il The New York Times, se si valutano bene i risultati dello studio JUPITER la riduzione in termini assoluti di infarto miocardico è di solo lo 0.2%, cioè 2 persone su 1.000 soggetti trattati, un valore decisamente basso che non giustifica i costi esorbitanti del trattamento.
Infatti trattare 500 pazienti con Crestor per 1 anno per evitare 1 caso di infarto miocardico verrebbe a costare 638.000 dollari. ( Xagena2010 )
Fonte: New York Times, 2010
Cardio2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Strategia con polipillola nella prevenzione cardiovascolare secondaria
Una polipillola che include farmaci chiave associati a esiti migliori ( Aspirina, inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina [ ACE inibitore...
Beneficio del Finerenone nella prevenzione cardiovascolare sia primaria che secondaria nei pazienti con malattia renale cronica e diabete di tipo 2
I nuovi dati dello studio FIDELIO hanno evidenziato che tra gli adulti con malattia renale cronica e diabete mellito di...
Cardioaspirin 100 mg compresse gastroresistenti nella prevenzione cardiovascolare
Cardioaspirin è un medicinale che previene la formazione dei coaguli ematici nei vasi sanguigni. Il principio attivo di Cardioaspirin è l'Acido...
Gli Acidi grassi Omega-3 e la Vitamina-D associati a limitato beneficio nella prevenzione della malattia cardiovascolare
Due studi clinici hanno mostrato che gli Acidi grassi Omega-3 e la Vitamina-D non riducono in modo significativo i principali...
I benefici delle statine nella prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria sono superiori al rischio di diabete mellito
Vi è generale consenso riguardo all’ampio corpo di evidenze a sostegno della efficacia e della sicurezza delle statine nel...
Prevenzione cardiovascolare, dalla ricerca nuovi farmaci per abbassare i livelli di colesterolo
Nel corso dell’American College of Cardiology ( ACC ) Meeting è stato presentato uno studio che ha dimostrato i benefici...
Abbassamento della pressione sanguigna per la prevenzione della malattia cardiovascolare e della mortalità
I vantaggi del trattamento per l’abbassamento della pressione sanguigna per la prevenzione delle malattie cardiovascolari sono ben stabiliti. Tuttavia, la...
Follow-up a 20 anni per i partecipanti allo studio WOSCOPS: benefici delle statine nella prevenzione cardiovascolare primaria
Cinque anni di terapia con statine nella prevenzione primaria ha prodotto un vantaggio di vita espresso come riduzione dei rischi...
Trattamento di ipercolesterolemia e prevenzione cardiovascolare: posologia di Simvastatina KRKA
La Simvastatina KRKA è un farmaco generico a base di Simvastatina, un ipocolesterolemizzante. La Simvastatina KRKA trova indicazione nel trattamento della...
Prevenzione cardiovascolare nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia coronarica: maggiore efficacia della Metformina rispetto a Glipizide
La Metformina riduce il rischio di eventi cardiovascolari tra i pazienti con diabete mellito di tipo 2 e con malattia...