Le basse dosi di Aspirina non producono beneficio cardiovascolare, ma aumentano il rischio di sanguinamento nei pazienti con diabete mellito di tipo 2
Nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, la terapia con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) a basso dosaggio non ha influenzato il rischio di eventi cardiovascolari, ma ha aumentato il rischio di sanguinamento gastrointestinale, rispetto ai pazienti non-assegnati alla terapia con Aspirina.
Sono stati analizzati i dati di 1.621 pazienti con diabete mellito di tipo 2, senza preesistente malattia cardiovascolare, che avevano preso parte a JAPD ( Japanese Primary Prevention of Atherosclerosis with Aspirin for Diabetes ), uno studio randomizzato e controllato con cura standard, in aperto, che ha valutato il beneficio cardiovascolare della Aspirina a basso dosaggio.
L'età media al basale era di 65 anni, il 55% era costituito da uomini e la durata media del diabete mellito era di 7 anni.
Lo studio è stato avviato nel 2002.
Un totale di 2.160 pazienti sono stati inclusi nell'analisi per protocollo.
I pazienti sono stati assegnati a ricevere terapia con Aspirina ( 81 mg oppure 100 mg al giorno; n = 992 ) o nienteAspirina ( n = 1.168 ).
Dopo la fine dello studio ( 2008 ), i pazienti sono stati seguiti ogni due anni fino al 2015.
Il periodo osservazionale medio è stato di 10.3 anni.
Gli endpoint primari erano il tempo di prima occorrenza di morte cardiovascolare, malattia coronarica fatale o non-fatale, ictus fatale o non-fatale, e malattia vascolare periferica.
Durante il follow-up, si sono verificati 317 eventi cardiovascolari: 151 nel gruppo Aspirina e 166 nel gruppo non-Aspirina.
Non sono state osservate differenze tra i gruppi per gli endpoint primari; l'hazard ratio ( HR ) per la terapia con Aspirina è stato pari a 1.14 ( IC 95%, 0.91-1.42 ).
I risultati sono persistiti dopo aggiustamento per età, sesso, controllo glicemico, funzione renale, abitudine al fumo, ipertensione e dislipidemia ( HR=1.04; IC 95%, 0.83-1.3 ).
All'interno della coorte, 25 pazienti nel gruppo Aspirina e 12 pazienti nel gruppo non-Aspirina hanno sviluppato sanguinamento gastrointestinale.
Non sono state riscontrate differenze tra i gruppi per ictus emorragico.
Il follow-up post-studio JPAD ( osservazione per più di un decennio ) ha indicato che la terapia a lungo termine con Aspirina a basso dosaggio non è associata a una più bassa incidenza di eventi cardiovascolari nei pazienti giapponesi con diabete mellito di tipo 2 nella prevenzione primaria.
La terapia con Aspirina a basso dosaggio è risultata associata a un significativo aumento di incidenza di sanguinamento gastrointestinale. ( Xagena2016 )
Fonte: American Heart Association ( AHA ) Scientific Sessions, 2016
Cardio2016 Endo2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Pazienti con nefropatia cronica e diabete mellito di tipo 2: Finerenone riduce il rischio cardiovascolare
Il Finerenone ( Kerendia ), un nuovo antagonista recettoriali per mineralcorticoidi ( MRA ) selettivo, ha mostrato un effetto...
Tirzepatide versus Insulina glargine nel diabete mellito di tipo 2 e aumento del rischio cardiovascolare: studio SURPASS-4
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza, con particolare attenzione alla sicurezza cardiovascolare, del nuovo doppio agonista del recettore GIP...
Rischio cardiovascolare con Rosiglitazone, un farmaco per il diabete
Il Rosiglitazone ( Avandia ) è stato collegato a un aumentato rischio cardiovascolare, in particolare per gli eventi di insufficienza...
La Metformina può ridurre la mortalità nei pazienti con diabete e ad alto rischio di malattia cardiovascolare
In una analisi post hoc dello studio SAVOR-TIMI 53 riguardante pazienti con diabete mellito e ad alto rischio cardiovascolare, i...
Effetti di Linagliptin sull'insufficienza cardiaca ed esiti correlati in individui con diabete mellito di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare e renale nello studio CARMELINA
Gli individui con diabete mellito di tipo 2 sono ad aumentato rischio di insufficienza cardiaca, in particolare quelli con coesistente...
Effetto di Linagliptin versus placebo sui principali eventi cardiovascolari negli adulti con diabete di tipo 2 e ad alto rischio cardiovascolare e renale: studio CARMELINA
Il diabete di tipo 2 è associato a un aumentato rischio cardiovascolare. Studi precedenti hanno dimostrato la sicurezza cardiovascolare di...
Relazione prognostica tra gravità del diabete mellito con o senza malattia renale cronica e rischio cardiovascolare dopo intervento coronarico percutaneo
La presenza di diabete mellito o malattia renale cronica è associata a una prognosi peggiore dopo intervento coronarico percutaneo (...
L'Insulina basale, le sulfoniluree aumentano il rischio cardiovascolare nel diabete di tipo 2
Uno studio real-world ha mostrato che l'uso di Insulina basale o delle sulfoniluree come trattamento di seconda linea negli adulti...
Fattori di rischio per la presenza e la progressione della neuropatia autonomica cardiovascolare nel diabete di tipo 2
È stato esaminato il decorso della neuropatia autonomica cardiovascolare ( CAN ) e dei relativi fattori di rischio cardiometabolico nei...
Esiti cardiovascolari in base a albumina urinaria e malattia renale nei pazienti con diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare: studio SAVOR-TIMI 53
Un livello elevato del rapporto albumina urinaria / creatinina ( UACR ) è un marker di disfunzione renale e predittore...