Diabete mellito: una nuova meta-analisi ha confermato il rischio di infarto miocardico con Rosiglitazone
La controversia riguardante gli effetti della terapia con Rosiglitazone ( Avandia ) sull’infarto miocardico e sulla mortalità cardiovascolare persiste da 3 anni dopo che una meta-analisi aveva evidenziato i rischi associato all’uso di questo farmaco antidiabetico.
Steven Nissen della Cleveland Clinic ha compiuto una nuova revisione sistematica degli effetti del Rosiglitazone su infarto miocardico e sulla mortalità generale.
Sono stati analizzati tutti gli studi randomizzati, controllati, del Rosiglitazone con durata di almeno 24 settimane che hanno riportato eventi avversi cardiovascolari.
Sono stati presi in considerazione 56 studi per complessivi 35.531 pazienti, di cui 19.509 trattati con Rosiglitazone e 16.022 che hanno ricevuto la terapia di controllo.
Il trattamento con Rosiglitazone è risultato significativamente associato a rischio di infarto miocardico ( odds ratio, OR=1.28; p=0.04 ), ma non a mortalità cardiovascolare ( OR=1.03; p=0.86 ).
L’esclusione dello studio RECORD ( Rosiglitazone Evaluated for Cardiac Outcomes and Regulation of Glycemia in Diabetes ) ha prodotto risultati simili ma con più elevati valori degli odds ratio per infarto miocardico ( OR=1.39; p=0.04 ) e di mortalità cardiovascolare ( OR=1.46; p=0.011 ).
Undici anni dopo l’introduzione del Rosiglitazone in terapia, la totalità degli studi clinici randomizzati continua a dimostrare un aumentato rischio di infarto miocardico, mentre nessun aumento è stato riscontrato per la mortalità cardiovascolare o la mortalità per qualsiasi causa.
Gli attuali risultati stanno ad indicare un rapporto rischio-beneficio non-favorevole per il Rosiglitazone. ( Xagena2010 )
Nissen S, Wolski K, Arch Intern Med 2010; Online First
Endo2010 Cardio2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
L'infarto miocardico e la malattia infiammatoria sistemica aumentano il rischio di mortalità nei giovani adulti
I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...
Acido Linoleico plasmatico e dietetico e rischio a 3 anni di diabete di tipo 2 dopo infarto miocardico: un'analisi prospettica nella coorte Alpha Omega
E' stato studiato l'Acido Linoleico dietetico e le concentrazioni plasmatiche in relazione al rischio di diabete di tipo 2 nei...
Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...
Associazione tra terapia intravitreale anti-VEGF e rischio di ictus, infarto miocardico e morte nei pazienti con degenerazione maculare senile essudativa
Gli studi attuali che hanno valutato il rischio di ictus, infarto del miocardio e decesso nei pazienti sottoposti a terapia...
Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca
Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra...
Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico
L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi...
La malattia infiammatoria intestinale correlata ad aumentato rischio di infarto miocardico
Uno studio ha dimostrato che i pazienti con malattia infiammatoria intestinale sono a maggior rischio di infarto miocardico. L'infiammazione cronica è...
Rischio correlato al biomarcatore di infarto miocardico e gravi infezioni nei pazienti con artrite reumatoide
L’attività di malattia dell' artrite reumatoide e l'infiammazione sistemica associata sono state collegate a gravi infezioni, infarto del miocardio ed...
Infarto miocardico silente associato a un aumentato rischio di insufficienza cardiaca
L'infarto miocardico silente è associato a un aumentato rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca. Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa...