Cessazione dell’abitudine al fumo: Chantix associato a rischio di infarto miocardico e di altri eventi cardiovascolari
Un nuovo studio ha mostrato un aumento del rischio di infarto miocardico e di altri eventi cardiovascolari tra i fumatori che assumono Chantix ( Vareniclina; in Italia: Champix ), un farmaco autorizzato per la cessazione dell’abitudine al fumo.
Sono stati esaminati 14 studi che hanno riguardato la Vareniclina, ed è stato trovato un aumento del 72% di questi eventi rispetto ai fumatori che invece avevano assunto un placebo.
La società produttrice, Pfizer, ha indicato che solo l’1.06% di quasi 5.000 persone che stavano assumendo Vareniclina ha riportato un problema cardiovascolare contro lo 0.82% delle persone trattate con placebo.
Questa non è la prima volta che il profilo di sicurezza di Chantix / Champix è stato messo in discussione. Un Black Box è stato aggiunto dall’FDA ( Food and DRug Administration ) alla scheda tecnica di Chantix nel 2009 a causa di un’associazione con pensieri e comportamenti suicidari, depressione, atteggiamento ostile, e altri cambiamenti del comportamento.
L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti a giugno 2011, ha informato gli operatori sanitari riguardo a un piccolo aumento del rischio di attacchi cardiaci e di altri problemi cardiovascolari tra i fumatori con malattie cardiovascolari in trattamento con Vareniclina.
Il nuovo studio ha trovato che anche i soggetti senza una precedente storia di malattia cardiovascolare sono ad aumentato rischio di gravi eventi cardiovascolari quando assumono la Vareniclina.
Analizzando i dati provenienti da 14 studi, i ricercatori hanno scoperto che 52 individui su 4.908 in trattamento con Vareniclina hanno sperimentato un grave evento cardiovascolare, come infarto miocardico, anomalie del ritmo cardiaco, ictus, scompenso cardiaco, o morte cardiovascolare, rispetto a 27 soggetti su 3.308 nel gruppo placebo. ( Xagena2011 )
Fonte: Canadian Medical Association Journal, 2011
Cardio2011 Psyche2011 Farma2011
Indietro
Altri articoli
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Xagrid: rischio di trombosi incluso infarto cerebrale in caso di interruzione improvvisa del trattamento
L'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori...
L'infarto miocardico e la malattia infiammatoria sistemica aumentano il rischio di mortalità nei giovani adulti
I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...
Acido Linoleico plasmatico e dietetico e rischio a 3 anni di diabete di tipo 2 dopo infarto miocardico: un'analisi prospettica nella coorte Alpha Omega
E' stato studiato l'Acido Linoleico dietetico e le concentrazioni plasmatiche in relazione al rischio di diabete di tipo 2 nei...
Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...
Associazione tra terapia intravitreale anti-VEGF e rischio di ictus, infarto miocardico e morte nei pazienti con degenerazione maculare senile essudativa
Gli studi attuali che hanno valutato il rischio di ictus, infarto del miocardio e decesso nei pazienti sottoposti a terapia...
I fattori di rischio tradizionali potrebbero non spiegare l'aumento dell'incidenza di infarto del miocardio nella sclerosi multipla
È stato confrontato il rischio di infarto miocardico acuto incidente nella popolazione affetta da sclerosi multipla e una popolazione abbinata...
Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca
Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra...
Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico
L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi...
La malattia infiammatoria intestinale correlata ad aumentato rischio di infarto miocardico
Uno studio ha dimostrato che i pazienti con malattia infiammatoria intestinale sono a maggior rischio di infarto miocardico. L'infiammazione cronica è...