Gli inibitori della pompa protonica aumentano il rischio di infarto miocardico nei pazienti in trattamento con Clopidogrel
I pazienti che assumono Clopidogrel ( Plavix ) dopo un infarto miocardico sono a più alto rischio di recidiva se stanno assumendo contemporaneamente gli inibitori della pompa protonica.
Lo studio, condotto per 6 anni su più di 13.000 pazienti di 66 anni d’età o maggiore, ha trovato un significativo aumento di ri-ospedalizzazione per infarto miocardico quando i pazienti assumevano un inibitore della pompa protonica come Omeprazolo ( Losec ), Lansoprazolo ( Lansox ) o Rabeprazolo ( Pariet ).
Una tale associazione non è stata riscontrata con il Pantoprazolo ( Pantecta ) o con gli antagonisti del recettore H2.
Una precedente ricerca aveva indicato che gli inibitori della pompa protonica, a differenza del Pantoprazolo, possono bloccare la capacità del fegato a convertire il Clopidogrel nella sua forma attiva, un passaggio critico per l’effetto antiaggregante piastrinico del Clopidogrel.
Recenti lineeguida dell’American Heart Association ( AHA ), dell’American College of Cardiology ( ACC ) e dell’American College of Gastroenterology ( ACG ), raccomandano l’uso degli inibitori della pompa protonica per molti pazienti dopo un infarto miocardico con l’obiettivo di prevenire il sanguinamento gastrico nei pazienti riceventi Acido Acetilsalicilico ( Aspirina, ASA ).
Secondo David Juurlink del Sunnybrook Health Sciences Centre di Toronto ( Canada ), circa il 5-15% delle ri-ospedalizzaizoni precoci per infarto miocardico tra i pazienti che assumono Clopidogrel potrebbero essere il risultato di questa interazione farmacologica. ( Xagena2009 )
Fonte: Canadian Medical Association Journal, 2009
Cardio2009 Gastro2009 Farma2009
Indietro
Altri articoli
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Xagrid: rischio di trombosi incluso infarto cerebrale in caso di interruzione improvvisa del trattamento
L'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori...
L'infarto miocardico e la malattia infiammatoria sistemica aumentano il rischio di mortalità nei giovani adulti
I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...
Acido Linoleico plasmatico e dietetico e rischio a 3 anni di diabete di tipo 2 dopo infarto miocardico: un'analisi prospettica nella coorte Alpha Omega
E' stato studiato l'Acido Linoleico dietetico e le concentrazioni plasmatiche in relazione al rischio di diabete di tipo 2 nei...
Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...
Associazione tra terapia intravitreale anti-VEGF e rischio di ictus, infarto miocardico e morte nei pazienti con degenerazione maculare senile essudativa
Gli studi attuali che hanno valutato il rischio di ictus, infarto del miocardio e decesso nei pazienti sottoposti a terapia...
I fattori di rischio tradizionali potrebbero non spiegare l'aumento dell'incidenza di infarto del miocardio nella sclerosi multipla
È stato confrontato il rischio di infarto miocardico acuto incidente nella popolazione affetta da sclerosi multipla e una popolazione abbinata...
Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca
Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra...
Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico
L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi...
La malattia infiammatoria intestinale correlata ad aumentato rischio di infarto miocardico
Uno studio ha dimostrato che i pazienti con malattia infiammatoria intestinale sono a maggior rischio di infarto miocardico. L'infiammazione cronica è...