Il trattamento con Sirolimus per os nella prevenzione della ristesosi nei pazienti con ristenosi in-stent
L’introduzione di stent a cessione del farmaco ( drug-eluting stent ) nelle lesioni coronariche de novo, non ha risolto del tutto il problema della ristesosi in-stent.
Poiché la somministrazione per via sistemica del Sirolimus è risultata efficace nella prevenzione dell’iperplasia della neointima in modelli animali, Ricercatori tedeschi hanno valutato l’efficacia di un trattamento con Sirolimus per os della durata di 10 giorni con due differenti regimi di carico nella prevenzione della ristenosi ricorrente.
Lo studio ha riguardato 300 pazienti sintomatici con ristenosi in-stent.
Questi pazienti sono stati assegnati in modo random a 3 trattamenti: placebo, Sirolimus dose usuale, Sirolimus ad alto dosaggio.
I pazienti hanno ricevuto una dose cumulativa di carico di 0.8mg o 24mg di Sirolimus, due giorni prima e il giorno dell’intervento.
La terapia di mantenimento è stata di 2mg/die per 7 giorni.
L’end point primario dello studio era la ristenosi angiografica a 6 mesi.
La ristenosi è risultata significativamente ridotta dal 42.2% al 38.6% e al 22.1% nel gruppo placebo, nel gruppo Sirolimus a dosaggio usuale e nel gruppo Sirolimus ad alto dosaggio, rispettivamente.
Inoltre, la necessità di rivascolarizzazione del vaso bersaglio è stata ridotta dal 25.5% al 24.2% e al 15.2% nel gruppo placebo, Sirolimus a dosaggio usuale, Sirolimus ad alto dosaggio, rispettivamente.
Questo studio ha dimostrato che nei pazienti con ristenosi in-stent, il trattamento per os con Sirolimus, associato ad un regime di dose di carico prima dell’intervento, ha prodotto un significativo miglioramento dei parametri angiografici della ristenosi. ( Xagena2004 )
Hausleiter J et al, Circulation 2004; 110: 790-795
Cardio2004 Farma2004
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