Fibrillazione atriale persistente: l’Atorvastatina non è superiore al placebo nel mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione elettrica
Uno studio ha valutato l’effetto dell’Atorvastatina ( Torvast ) nel raggiungimento del ritmo sinusale stabile 30 giorni dopo cardioversione elettrica nei pazienti con fibrillazione atriale persistente.
Lo studio ha riguardato 234 pazienti, che sono stati assegnati in modo casuale al trattamento con Atorvastatina 80 mg/die ( n=118 ) oppure placebo ( n=116 ) in modo prospettico.
Il trattamento è stato iniziato 14 giorni prima della cardioversione ed è stato continuato fino a 30 giorni dopo.
L’età media dei pazienti era di 65 anni; il 76% erano di sesso maschile, e il 4% soffriva di cardiopatia ischemica.
L’Atorvastatina è stata ben tollerata in tutti i pazienti con l’eccezione di uno.
Dodici pazienti sono stati esclusi prima del termine dello studio.
Nel gruppo Atorvastatina l’89% dei pazienti è stato convertito a ritmo sinusale mediante cardioversione elettrica, contro l’86% del gruppo placebo ( p=0.42 ).
All’analisi intention-to-treat, il 51% dei pazienti nel gruppo Atorvastatina e il 42% di quelli trattati con placebo sono rimasti in ritmo sinusale fino a 30 giorni dopo la cardioversione elettrica ( odds ratio, OR=1.44; p=0.18 ).
Lo studio ha mostrato che l’Atorvastatina non è statisticamente superiore al placebo nel mantenere il ritmo sinusale a 30 giorni dopo cardioversione elettrica nei pazienti con fibrillazione atriale persistente. ( Xagena2009 )
Almroth H et al, Eur Heart J 2009; 30: 827-833
Cardio2009 Farma2009
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