Sicurezza e farmacodinamica di Venetoclax a dosi crescenti in donne con lupus eritematoso sistemico
La proteina anti-apoptotica Bcl-2 può contribuire alla patogenesi del lupus eritematoso sistemico.
La sicurezza, la tollerabilità e la farmacodinamica dell'inibitore selettivo Bcl-2 Venetoclax ( Venclyxto ) sono state valutate nelle donne con lupus eritematoso sistemico.
Uno studio di fase 1, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo ha valutato singole dosi crescenti ( 10, 30, 90, 180, 300 e 500 mg ) e più dosi ascendenti ( 2 cicli; 30, 60, 120, 240, 400 e 600 mg per 1 settimana, e poi 3 settimane senza farmaco per ciclo ) di Venetoclax somministrato per via orale.
Le partecipanti eleggibili avevano un'età compresa tra 18 e 65 anni con una diagnosi di lupus eritematoso sistemico da 6 mesi o più sottoposte a terapia stabile per il lupus eritematoso sistemico ( che poteva includere corticosteroidi e/o antimalarici stabili ).
Tutte le pazienti ( 48/48 ) hanno completato l’assunzione della singola dose ascendente, 25 hanno continuato con la dose ascendente multipla e 44 su 50 hanno completato l’assunzione della dose ascendente multipla; 2 delle interruzioni ( coorti Venetoclax 60 mg e 600 mg ) erano dovute a eventi avversi.
L'incidenza di eventi avversi è risultata leggermente più alta nei gruppi Venetoclax rispetto ai gruppi placebo, senza alcuna dipendenza dalla dose.
Non ci sono stati eventi avversi gravi con Venetoclax.
Gli eventi avversi più comuni sono stati mal di testa, nausea e stanchezza.
Il trattamento con dose crescente multipla di Venetoclax a 600 mg ha ridotto i linfociti totali e le cellule B, rispettivamente, di circa il 50% e 80%.
I sottoinsiemi naive al trattamento, a memoria commutata e cellule B di memoria arricchite in cellule B autoreattive hanno mostrato una riduzione dose-dipendente fino a circa l'80%.
Non ci sono stati cambiamenti consistenti o marcati nei neutrofili, nelle cellule natural killer, nell’emoglobina o nelle piastrine.
In conclusione, Venetoclax è risultato generalmente ben tollerato nelle donne con lupus eritematoso sistemico e ha ridotto i linfociti totali e i sottogruppi rilevanti per la malattia di cellule B con esperienza dell'antigene. ( Xagena2018 )
Lu P et al, Lupus 2018; 27: 290-302
Reuma2018 Gyne2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Sospensione del Micofenolato mofetile nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...
Sistemi elettronici di somministrazione di Nicotina per smettere di fumare
I sistemi elettronici di somministrazione di Nicotina, chiamati anche sigarette elettroniche, sono utilizzati da alcuni fumatori di tabacco per aiutarli...
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
Trattamento sistemico di prima linea nei pazienti con metastasi epatiche da tumore del colon-retto inizialmente non-resecabili: studio CAIRO5
I pazienti con metastasi epatiche da tumore del colon-retto inizialmente non-resecabili potrebbero beneficiare di un trattamento locale con intento curativo...
Impatto della bassa attività di malattia, della remissione e della remissione completa sulle riacutizzazioni successive alla riduzione graduale dei corticosteroidi e della terapia immunosoppressiva nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Gli obiettivi del trattamento per il lupus eritematoso sistemico ( SLE ) includono lo stato di malattia LLDAS ( Lupus...
Avapritinib versus placebo nella mastocitosi sistemica indolente
La mastocitosi sistemica indolente ( ISM ) è una malattia dei mastociti clonali causata dalla mutazione KIT D816V. Sono state...
Terapia antitumorale sistemica ed esiti tromboembolici nei pazienti ospedalizzati con tumore e COVID-19
Mancano dati sistematici sull’associazione tra terapie antitumorali ed eventi tromboembolici ( TEE ) nei pazienti con COVID-19. È stata valutata l'associazione...
Variante STAT4 e risposta a Ruxolitinib nella morfea pansclerotica invalidante, una sindrome autoinfiammatoria sistemica
La morfea pansclerotica invalidante ( DPM ) è una rara malattia infiammatoria sistemica, caratterizzata da scarsa guarigione delle ferite, fibrosi,...
Esiti a lungo termine dopo trattamento con Rituximab per i pazienti con sclerosi sistemica: follow-up dello studio DESIRES e livelli di immunoglobuline sieriche
Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...
Metilprednisolone versus immunoglobuline per via endovenosa nei bambini con sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2
L'emergere della sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2 ( PIMS-TS ) ha portato all'uso diffuso di trattamenti antinfiammatori...