Un precoce trattamento con le statine migliora l’outcome nei pazienti con sindromi coronariche acute ?
Uno studio osservazionale ha valutato l’impiego delle statine (farmaci ipocolesterolemizzanti) nei pazienti con sindromi coronariche acute, partecipanti a due studi clinici SYMPHONY.
Lo studio è stato eseguito su 12.365 pazienti con sindrome coronarica acuta, che non stavano assumendo le statine prima dell’evento cardiaco.
Alcuni di questi pazienti (n = 3.952) sono stati trattati con precocemente statine dopo la sindrome coronarica acuta.
Questo studio non è riuscito ad evidenziare nessuna relazione tra il precoce trattamento con le statine ed il miglioramento dell’outcome a 90 giorni o la riduzione della mortalità ad 1 anno nei pazienti con sindromi coronariche acute (Newly LK et al , Jama 2002 ; 287: 3087-3095).
Due studi osservazionali (Stenestrand U et al, Jama 2001; Aronow HD et al, Lancet 2001), hanno invece dimostrato che l’impiego precoce delle statine era associato ad una minore incidenza di morte.
La disputa tra impiego e non impiego precoce delle statine forse troverà una soluzione dai risultati dei prossimi grandi trial.
Tra questi va annoverato lo studio PROVE IT.
Lo studio PROVE IT (The Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy) ha due principali obiettivi:
1) confrontare la Pravastatina con l’Atorvastatina verificando se la riduzione del colesterolo LDL a 100 mg/dl con la Pravastatina produce un beneficio simile alla riduzione del colesterolo LDL a 70 mg/dl con l’Atorvastatina;
2) esaminare il ruolo dell’infezione da Chlamydia pneumoniae nella malattia cardiovascolare , verificando il ruolo dell’antibiotico Gatifloxacina nella riduzione degli eventi cardiovascolari.
Cannon CP et al , Am J Cardiol 2002; 89 : 860-861
Xagena
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