Le statine riducono il rischio di cancro al fegato nei pazienti con infezione cronica da HBV
La terapia con statine è risultata correlata a un rischio ridotto di carcinoma epatocellulare nei pazienti con epatite B cronica.
C'è un emergente interesse nella potenziale applicazione terapeutica delle statine come agenti antitumorali sulla base di prove precliniche.
Il presente studio ha dimostrato una associazione tra l'uso di statine e il ridotto rischio di sviluppo di epatocarcinoma, e fornisce un forte supporto all'ipotesi che le statine possano essere agenti chemioterapici per la prevenzione dello sviluppo di tumore epatico nei pazienti con infezione cronica da HBV.
Lo studio ha riguardato 713 pazienti in terapia con statine e 7000 pazienti non in terapia con statine, tutti con infezione cronica da virus dell'epatite B.
I pazienti in terapia con statine erano più anziani e avevano meno probabilità di avere cirrosi o alti livelli di HBV-DNA rispetto a quelli che non erano in terapia con statine ma avevano tassi più elevati di diabete e di ipertensione.
Durante un follow-up mediano di 7.2 anni, 672 pazienti non in terapia con statine hanno sviluppato carcinoma epatocellulare rispetto a 30 pazienti in terapia con statine ( P inferiore a 0.001 ).
I tassi di incidenza cumulativi a 5 anni di epatocarcinoma sono stati del 3.3% tra i pazienti in terapia con statine e del 7.9% tra quelli non-in-terapia con statine.
L'analisi multivariata ha mostrato che l'uso di statine era correlato in modo indipendente a un minor rischio per lo sviluppo di carcinoma epatocellulare ( hazard ratio, HR = 0.36; IC al 95%, 0.19-0.68 ).
Allo stesso modo, il rischio di carcinoma epatocellulare era inferiore nei consumatori di statine indipendentemente da cirrosi, diabete e livelli elevati di HBV-DNA o livelli sierici di colesterolo.
Allo studio hanno preso parte solo pazienti coreani che presentavano prevalentemente genotipo C di HBV.
Tuttavia, sulla base dell'evidenza di effetti antitumorali da parte delle statine, è stato ipotizzato che le statine possano anche esercitare attività anti-HBV, giustificando ulteriori indagini. ( Xagena2019 )
Fonte: Hepatology, 2019
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