Statine dopo ictus ischemico di eziologia indeterminata in giovani adulti


È stato compiuto uno studio per valutare l'uso di statine e il loro effetto sul rischio di successivi eventi vascolari nei giovani adulti con ictus ischemico di eziologia indeterminata.

Da un database di 1008 pazienti di età compresa tra 15 e 49 anni con il primo ictus ischemico in assoluto tra il 1994 e il 2007 ( follow-up nei sopravvissuti 9.0 anni ), sono stati selezionati quelli con eziologia sconosciuta, completa valutazione diagnostica e con informazioni sull'uso delle statine durante il periodo osservazionale.

I tre gruppi di utilizzatori di statine erano quelli rappresentati da nessun uso, uso continuo e uso discontinuo.

L'endpoint era rappresentato dal composito di ictus, infarto miocardico, altre trombosi arteriose, rivascolarizzazione o morte vascolare.

Dei 215 pazienti arruolati ( età media 39.1 anni ), 72 ( 33% ) hanno usato una statina ad un certo punto durante il follow-up.
Questi pazienti erano spesso anziani, avevano un profilo lipidico più sfavorevole e avevano ipertensione.

Si sono verificati 29 eventi ( 20% ) tra i 143 pazienti che non hanno mai assunto una statina, nessuno tra i 36 con assunzione continua di statine, e 4 ( 11% ) tra i 36 con assunzione discontinua di statine.

In un’analisi proporzionale dei rischi di Cox aggiustata per età, sesso, dislipidemia, ipertensione, farmaci antipertensivi, anno di ictus e punteggio di propensione, i pazienti in cura con una statina in qualsiasi momento durante il follow-up avevano meno probabilità di sperimentare eventi di esito ( hazard ratio, HR=0.23, p=0.006 ).

In conclusione i pazienti giovani con un primo ictus ischemico di eziologia indeterminata che hanno usato statine dopo l’evento ictale hanno presentato una minore incidenza di nuovi eventi vascolari in un lungo periodo di follow-up. ( Xagena2011 )

Putaala J et al, Neurology 2011; 77: 426-430


Neuro2011 Farma2011


Indietro

Altri articoli

Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Studi precedenti hanno indicato un possibile effetto protettivo contro il cancro da parte delle statine nei tumori solidi; tuttavia, questo...


Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...


Gli effetti dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) sugli esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine senza un precedente evento cardiovascolare...


C’è stato un notevole interesse per le statine a causa dei loro effetti pleiotropici oltre alle loro proprietà ipolipemizzanti. Molti...


L'Acido Bempedoico ( Nilemdo ), un inibitore dell'ATP citrato liasi, riduce i livelli di colesterolo da lipoproteine a bassa densità...


L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...


I sintomi muscolari associati alle statine ( SAMS ) sono comuni e possono portare all'interruzione della terapia statinica. Studi osservazionali...


Uno studio genetico ha indicato che le statine potrebbero avere un impatto sulle capacità cognitive, ma per gli esperti questi...


Un nuovo studio ha evidenziato che l'uso delle statine è associato a un minor rischio di parkinsonismo. Inoltre, le statine hanno...