Doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo: stent in polimero biodegradabile o durevole nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Sono disponibili informazioni limitate sull’efficacia comparativa e sulla sicurezza delle diverse piattaforme di stent nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento sottoposti a una durata abbreviata della doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ).
Sono state confrontate la sicurezza e l'efficacia dello stent in polimero biodegradabile a eluizione di Sirolimus con lo stent in polimero durevole a eluizione di Zotarolimus nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento che ricevevano 1 mese di doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ).
Lo studio Bioflow-DAPT è uno studio internazionale, randomizzato, in aperto condotto in 52 ospedali di cardiologia interventistica in 18 Paesi nel periodo 2020-2021.
I pazienti con indicazione clinica di intervento coronarico percutaneo a causa di sindrome coronarica acuta o cronica che soddisfacevano uno o più criteri per l'alto rischio di sanguinamento erano idonei all'arruolamento.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere stent a eluizione di Sirolimus in polimero biodegradabile o stent a eluizione di Zotarolimus in polimero durevole a rilascio lento dopo aver preparato con successo la lesione, seguito da 1 mese di doppia terapia antipiastrinica e successivamente di singola terapia antipiastrinica.
L'esito primario era il composito di morte per cause cardiache, infarto miocardico o trombosi dello stent a 1 anno, ed è stato valutato in base alla non-inferiorità, con un margine assoluto del 4.1% con un valore alfa unilaterale del 5%.
In totale 1.948 pazienti ad alto rischio di sanguinamento sono stati assegnati in modo casuale a ricevere stent in polimero biodegradabile a eluizione di Sirolimus ( 969 pazienti ) o stent in polimero durevole a eluizione di Zotarolimus ( 979 pazienti ).
A 1 anno, l’esito primario è stato osservato in 33 pazienti su 969 ( 3.6% ) nel gruppo con stent in polimero biodegradabile a eluizione di Sirolimus e in 32 su 979 pazienti ( 3.4% ) nel gruppo con stent in polimero durevole a eluizione di Zotarolimus ( differenza di rischio, 0.2 punti percentuali; P minore di 0.0001 per la non-inferiorità per entrambi i test ).
Tra i pazienti ad alto rischio di sanguinamento che hanno ricevuto 1 mese di doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo, l’uso di stent in polimero biodegradabile a eluizione di Sirolimus è risultato non-inferiore all’uso di stent in polimero durevole a eluizione di Zotarolimus per quanto riguarda il composito di morte per cause cardiache, infarto miocardico o trombosi dello stent. ( Xagena2023 )
Valgimigli M et al, Circulation 2023; 148: 989-999
Cardio2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Intervento coronarico percutaneo con stent a rilascio di farmaco versus innesto di bypass aorto-coronarico nella malattia della arteria coronaria principale sinistra
La strategia ottimale di rivascolarizzazione per i pazienti con malattia della arteria coronaria principale sinistra è incerta. Sono stati valutati...
Confronto dello stent BioFreedom rivestito con Biolimus senza polimeri con lo stent Orsiro a eluizione di Sirolimus con polimero biodegradabile ultrasottile in una popolazione trattata con intervento coronarico percutaneo: studio SORT OUT IX
Nei pazienti con aumentato rischio di sanguinamento, lo stent BioFreedom rivestito con Biolimus A9 ( stent rivestito di farmaco in...
Stent a rilascio di farmaco, di nuova generazione, versus stent di metallo nudo per intervento coronarico percutaneo
Gli stent a rilascio di farmaco di nuova generazione ( DES ) sono stati per lo più studiati in studi...
Stent rivestito di polimero bioassorbibile a rilascio di Sirolimus rispetto a stent polimerico durevole a rilascio di Everolimus dopo intervento coronarico percutaneo: studio DESSOLVE III
MiStent è uno stent a rilascio di farmaco con un rivestimento polimerico completamente assorbibile che contiene e incorpora una forma...
Pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo: stent medicati non-superiori agli stent di metallo nudo riguardo a mortalità e infarto miocardico
Dallo studio randomizzato NORSTENT è emerso che gli stent medicati di seconda generazione e gli stent di metallo nudo presentavano...
Strategie di intervento coronarico percutaneo per il trattamento della ristenosi in-stent
L’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con stent a rilascio di farmaco è lo standard di cura per il trattamento...
Stent di terza generazione medicati con Zotarolimus ed Everolimus nei pazienti che hanno bisogno di intervento coronarico percutaneo
Gli stent medicati in polimero permanente di terza generazione con nuovo disegno flessibile potrebbero essere più facilmente somministrati rispetto agli...
Stent a eluizione di Biolimus ricoperto di polimero biodegradabile versus stent a eluizione di Sirolimus ricoperto di polimero durevole in pazienti non-selezionati sottoposti a intervento coronarico percutaneo
Gli stent medicati di terza generazione in polimero biodegradabile riducono il rischio di trombosi dello stent rispetto a quelli medicati...
Efficacia di intervento coronarico percutaneo con stent medicato rispetto a intervento di bypass nei diabetici con malattia coronarica multivasale
Rimangono controversie per quanto riguarda la strategia di rivascolarizzazione ottimale per i pazienti diabetici con malattia coronarica multivasale. Studi randomizzati...