Lixiana per la prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare, per la prevenzione delle recidive e il trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare
Lixiana è un medicinale anticoagulante ( un medicinale che previene la formazione di coaguli nel sangue) usato negli adulti:
• per la prevenzione dell’ictus ( causato da coaguli di sangue nel cervello ) e dell’embolia sistemica
( coaguli di sangue in altri organi ) nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non-valvolare
( contrazioni rapide e irregolari delle camere superiori del cuore ). Viene usato in pazienti che
presentano uno o più fattori di rischio, quali un precedente ictus, pressione del sangue elevata,
diabete mellito, insufficienza cardiaca o età pari o superiore a 75 anni;
• per il trattamento della trombosi venosa profonda ( TVP, coagulo di sangue in una vena profonda,
di solito nella gamba ) e dell’embolia polmonare ( coagulo in un vaso sanguigno polmonare ) e per la prevenzione delle recidive di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare.
Lixiana contiene il principio attivo Edoxaban.
Lixiana è disponibile sotto forma di compresse ( da 15, 30 e 60 mg ). La dose abituale è di 60 mg una volta al giorno.
La terapia viene continuata finché il beneficio rimane superiore al rischio di sanguinamento, il quale dipende dall’affezione trattata e da eventuali fattori di rischio esistenti.
Le dosi devono essere dimezzate nei pazienti con compromissione renale moderata o grave, nei pazienti con basso peso corporeo o in coloro che assumono in concomitanza alcuni medicinali ( noti come inibitori della P-gp ) che possono interferire con l’eliminazione di Edoxaban dall’organismo.
Un adeguamento della dose può essere necessario anche nei pazienti che passano da Lixiana ad altri medicinali anticoagulanti o viceversa.
Il principio attivo di Lixiana, Edoxaban, è un inibitore del fattore Xa. Ciò significa che blocca il
fattore Xa, un enzima che interviene nella generazione di trombina. La trombina è essenziale per la coagulazione del sangue. Bloccando il fattore Xa, il medicinale riduce i livelli di trombina nel sangue, contribuendo così a trattare i coaguli e a ridurre il rischio di formazione degli stessi nelle arterie e nelle vene con conseguente sviluppo di trombosi venosa profonda, embolia polmonare, ictus o altro danno agli organi.
Lixiana ha dimostrato una efficacia pari a quella dell’anticoagulante standard Warfarin nella prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale.
Gli effetti sono stati approfonditi in uno studio principale, che ha riguardato oltre 21.000 pazienti per una media di 2.5 anni.
La misura principale di efficacia era il tasso di ictus o embolia sistemica rilevato fra i pazienti ogni anno.
Un primo evento di embolia sistemica o ictus si è verificato in 182 pazienti trattati con dosi standard di Lixiana e in 232 pazienti trattati con Warfarin, corrispondente a tassi annuali di questi eventi
rispettivamente di circa l’1.2 % e l’1.5 %.
Quando è stata utilizzata un’altra definizione raccomandata della tipologia di ictus, embolia o ictus dovuti a coaguli di sangue sono stati osservati in 143 pazienti trattati con Lixiana ( 0.9% ) e 157 pazienti trattati con Warfarin ( 1% ).
I risultati sono stati tendenzialmente migliori nei pazienti con ridotta funzionalità renale, rispetto a quelli con funzionalità renale nella norma.
Anche nel trattamento e nella prevenzione di coaguli di sangue nei pazienti con trombosi venosa profonda o embolia polmonare, Lixiana ha dimostrato una efficacia pari a quella di Warfarin in uno studio condotto su oltre 8200 pazienti.
La misura principale di efficacia era il numero di pazienti che hanno avuto un altro episodio di trombosi venosa profonda o embolia polmonare durante il periodo di studio.
Ulteriori episodi sono stati osservati in 130 dei 4118 pazienti trattati con Edoxaban ( 3.2% ) e in 146 dei 4122 pazienti trattati con Warfarin ( 3.5% ).
Gli effetti indesiderati più comuni di Lixiana ( che possono riguardare fino a 1 persona su 10 ) sono: emorragia cutanea e dei tessuti molli, sanguinamento dal naso ( epistassi ) ed emorragia vaginale.
Il sanguinamento può verificarsi in qualsiasi sede e può essere di grado severo, anche con esito fatale.
Altri effetti indesiderati comuni sono anemia ( bassi livelli di globuli rossi ), eruzione cutanea, sensazione di prurito, cefalea, capogiro, dolore addominale e risultati anomali nei test sulla funzionalità epatica.
Lixiana non deve essere usato nei pazienti con emorragie in corso, malattie del fegato che influiscono sulla coagulazione del sangue, pressione arteriosa alta non-controllata o malattia che comporta un rischio significativo di gravi emorragie.
Inoltre, non deve essere usato in donne in gravidanza o durante l’allattamento o nei pazienti trattati in concomitanza con un altro anticoagulante.
Il Comitato scientifico ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha deciso che i benefici di Lixiana sono superiori ai rischi.
Il medicinale ha dimostrato di essere almeno altrettanto efficace di Warfarin nella riduzione dei tassi di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale e nella prevenzione di ulteriori episodi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare.
Tuttavia, i benefici nella prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale sono tendenzialmente meno evidenti nei pazienti con elevata clearance della creatinina ( buona funzionalità renale ) e questo aspetto richiede un ulteriore studio.
Per quanto riguarda la sicurezza, complessivamente il rischio di emorragia grave, come emorragia
intracerebrale, era ridotto rispetto a Warfarin, sebbene la differenza possa essere minore nel caso in cui il trattamento con Warfarin venga efficacemente gestito. Sebbene vi sia stato un maggiore rischio di sanguinamento delle mucose ( i tessuti che rivestono le cavità dell’organismo, quali naso, intestino, vagina ), il Comitato ha ritenuto che il rischio possa essere gestito con misure appropriate. ( Xagena2017 )
Fonte: EMA, 2017
Emo2017 Cardio2017 Pneumo2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Rivaroxaban in monoterapia versus terapia combinata con antipiastrinici sugli eventi totali trombotici e sanguinamento nella fibrillazione atriale con coronaropatia stabile: analisi secondaria post hoc dello studio AFIRE
Non sono ancora stati stabiliti regimi appropriati di terapia antitrombotica per i pazienti con fibrillazione atriale e malattia coronarica. È stato...
Prevalenza del trombo atriale sinistro nei pazienti anticoagulati con fibrillazione atriale
La prevalenza del trombo atriale sinistro nei pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale in terapia anticoagulante indirizzata dalle lineeguida...
Rischio di tromboembolismo, sanguinamento e mortalità tra i pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare trattati con duplice terapia antiaggregante rispetto agli anticoagulanti orali
La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) più Clopidogrel ( Plavix ) viene utilizzata...
Regimi antitrombotici ottimali per i pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a intervento coronarico percutaneo
Il trattamento antitrombotico nei pazienti con fibrillazione atriale e intervento coronarico percutaneo ( PCI ) rappresenta un atto riequilibrante per...
Compromissione cognitiva nei pazienti con fibrillazione atriale correlata a terapia antitrombotica inadeguata
Tra i pazienti con fibrillazione atriale permanente, il deterioramento cognitivo può essere più comune in quelli con terapia antitrombotica subottimale,...
Terapia antitrombotica nei pazienti con fibrillazione atriale e sindrome coronarica acuta trattata medicalmente o con intervento PCI o sottoposti a intervento coronarico percutaneo elettivo: approfondimenti dallo studio AUGUSTUS
La sicurezza e l'efficacia dei regimi antitrombotici possono differire tra i pazienti con fibrillazione atriale che hanno sindromi coronariche acute...
Tassi di sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione atriale in terapia antitrombotica singola, doppia o tripla
I pazienti con fibrillazione atriale generalmente richiedono terapia anticoagulante e, a volte, terapia con inibitori addizionali di aggregazione piastrinica. Ci...
Regime antitrombotico a base di Edoxaban versus antagonisti della vitamina K dopo stenting coronarico riuscito in pazienti con fibrillazione atriale: studio ENTRUST-AF PCI
È stata valutata la sicurezza di Edoxaban ( Lixiana ) in combinazione con l'inibizione P2Y12 in pazienti con fibrillazione atriale...
Terapia antitrombotica con Rivaroxaban per la fibrillazione atriale con malattia coronarica stabile
Esistono dati limitati da studi randomizzati che hanno valutato l'uso della terapia antitrombotica in pazienti con fibrillazione atriale e malattia...
Pradaxa, un anticoagulante per il trattamento di trombosi venosa profonda, embolia polmonare, e per la prevenzione della formazione di coaguli in chirurgia ortopedica e nella fibrillazione atriale
Pradaxa è un medicinale anticoagulante che trova impiego per: prevenire la formazione di coaguli ematici nelle vene degli adulti...