Lixiana ha ricevuto parere positivo del CHMP per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nella fibrillazione atriale non-valvolare e per il trattamento e la prevenzione delle recidive di tromboembolismo venoso in Europa


Il Comitato europeo per i medicinali per uso umano ( CHMP ) ha raccomandato l'approvazione di Lixiana ( Edoxaban ), un inibitore orale selettivo del fattore Xa, per la prevenzione di ictus e di embolia sistemica in pazienti adulti con fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ) con uno o più fattori di rischio.
Il CHMP ha anche raccomandato l'approvazione di Lixiana per il trattamento della trombosi venosa profonda ( TVP ) e della embolia polmonare ( PE ), e la prevenzione delle recidive di trombosi venosa profonda e della embolia polmonare negli adulti.
Le due condizioni, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, sono denominate collettivamente come tromboembolismo venoso ( TEV ).

Il Comitato scientifico dell’European Medicines Agency ( EMA ) ha giudicato positivamente il profilo rischio-beneficio del regime posologico 60 mg [ con una riduzione della dose a 30 mg nei pazienti selezionati con clearance della creatinina ( CrCl ) 15-50 ml/min, peso corporeo inferiore o uguale a 60 kg, o uso concomitante di alcuni inibitori della P-glicoproteina ( P-gp ) ].

Il parere del CHMP per l'approvazione di Edoxaban, somministrato una volta al giorno, per la prevenzione dell'ictus e della embolia sistemica nei pazienti adulti con fibrillazione atriale non-valvolare con uno o più fattori di rischio e per il trattamento e la prevenzione di recidive di tromboembolismo venoso si basa sui dati, rispettivamente, degli studi ENGAGE AF-TIMI 48 e Hokusai-VTE.

Nello studio ENGAGE AF-TIMI 48, Edoxaban 60 mg una volta al giorno ha dimostrato la non-inferiorità rispetto a Warfarin per l'endpoint primario di efficacia riguardo all’insorgenza di ictus o di embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare ( 1.18% vs 1.50% per anno, rispettivamente; hazard ratio, HR=0.79; 97.5% intervallo di confidenza [ IC ], 0.63-0.99, p inferiore a 0.001 ).
Inoltre, Edoxaban 60 mg una volta al giorno ha dimostrato una riduzione significativa del 20% del rischio di sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare rispetto al Warfarin ( 2.75% vs 3.43% per anno, rispettivamente; HR=0.80; 95% CI, 0.71-0.91, p inferiore a 0.001 ).

Nello studio Hokusai-VTE, Edoxaban 60 mg una volta al giorno è risultato non-inferiore al Warfarin per l'endpoint primario di efficacia riguardo al tromboembolismo venoso sintomatico, recidivante ( 3.2% vs 3.5% dei pazienti, rispettivamente; HR=0.89; 95% CI, 0.70-1.13, p inferiore a 0.001 ).
Inoltre, Edoxaban ha dimostrato una significativa riduzione del rischio di sanguinamento clinicamente rilevante del 19% nei pazienti con tromboembolismo venoso rispetto al Warfarin ( 8.5% vs 10.3% dei pazienti, rispettivamente; HR=0.81; 95% CI, 0.71-0.94, p=0.004 ).

ENGAGE AF-TIMI 48 ( Effective aNticoaGulation with factor xA next GEneration in Atrial Fibrillation ) era uno studio a tre braccia, randomizzato, in doppio cieco, double-dummy, di fase 3, di confronto tra Edoxaban una volta al giorno e Warfarin in 21.105 pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare a moderato-alto rischio di eventi tromboembolici in 1.393 Centri in 46 Paesi.
ENGAGE AF-TIMI 48 ha confrontato due strategie di trattamento con Edoxaban, un braccio a più alto dosaggio ( 60 mg o dose ridotta di 30 mg ) una volta al giorno e un braccio a più basso dosaggio ( 30 mg o dose ridotta di 15 mg ) una volta al giorno, con Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare per una media di 2.8 anni di follow-up.
La dose ridotta è stata applicata ai pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/min, peso corporeo di 60 kg o inferiore, o uso concomitante di inibitori della P-glicoproteina.

Hokusai-VTE era uno studio guidato dall’evento, randomizzato, in doppio cieco, double-dummy, a gruppi paralleli di fase 3, che aveva come obiettivo quello di valutare Edoxaban una volta al giorno nei pazienti con trombosi venosa profonda, embolia polmonare, in fase acuta e sintomatica, o entrambe su 8292 pazienti in 439 Centri clinici in 37 Paesi.
Lo studio Hokusai-VTE è stato progettato per riflettere la pratica clinica con una durata flessibile del trattamento di 3-12 mesi in un ampio spettro di pazienti con tromboembolismo venoso, compreso l'uso iniziale di anticoagulante parenterale ( Eparina ) per 5-10 giorni.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere Edoxaban 60 mg una volta al giorno ( dose ridotta di 30 mg per CrCL da 30 a 50 ml/min, peso corporeo di 60 kg o inferiore, o uso di alcuni inibitori della P-glicoproteina ) oppure il comparatore, Warfarin, dopo iniziale somministrazione in aperto di Enoxaparina o di Eparina non-frazionata.
Nel braccio di confronto, i pazienti hanno ricevuto terapia iniziale di Eparina in concomitanza con Warfarin, titolato a un INR target di 2-3, seguita da Warfarin da solo.
La durata del trattamento è stata compresa tra un minimo di 3 mesi e un massimo di 1 anno. La durata del trattamento è stata determinata dallo sperimentatore sulla base delle caratteristiche cliniche del paziente. ( Xagena2015 )

Fonte: Daiichi-Sankyo, 2015

Cardio2015 Neuro2015 Emo2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

Nello studio DIVERSITY di fase 2b/3, il trattamento di 3 mesi con Dabigatran ( Pradaxa ) è risultato non-inferiore allo...


Gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) hanno ridotto significativamente il rischio di recidiva di tromboembolismo venoso associato al cancro...


Il trattamento anticoagulante del tromboembolismo venoso ( VTE ) associato al tumore pediatrico non è stato valutato in modo prospettico....


C'è una mancanza di studi randomizzati che indaghino la monoterapia con Aspirina per la profilassi del tromboembolismo venoso sintomatico (...


Dati preliminari ed esperienza clinica hanno suggerito un aumento del rischio di sanguinamento uterino anomalo ( AUB ) nelle donne...


La psoriasi, il tromboembolismo venoso e la malattia vascolare periferica condividono meccanismi simili che coinvolgono l'infiammazione cronica. Tuttavia, le associazioni...


Il tromboembolismo venoso ( TEV ) associato al cancro è una condizione comune e pericolosa per la vita nei...


Una valutazione complessiva degli studi comparsi in letteratura nelle decadi passate, ha evidenziato come il rischio di neoplasie maligne occulte...


Dabigatran etexilato ( Pradaxa ) è un anticoagulante orale diretto in grado di superare i limiti dello standard di cura...


Il ruolo del fattore XI nella patogenesi del tromboembolismo venoso postoperatorio è incerto. Abelacimab è un anticorpo monoclonale che si lega...