Terapia antitumorale sistemica ed esiti tromboembolici nei pazienti ospedalizzati con tumore e COVID-19
Mancano dati sistematici sull’associazione tra terapie antitumorali ed eventi tromboembolici ( TEE ) nei pazienti con COVID-19.
È stata valutata l'associazione tra l'esposizione alla terapia antitumorale entro 3 mesi prima del COVID-19 ed eventi tromboembolici successivi alla diagnosi di COVID-19 nei pazienti affetti da tumore.
Uno studio di coorte retrospettivo basato sul registro ha incluso pazienti ricoverati in ospedale e affetti da tumore attivo e infezione da SARS-CoV-2 confermata in laboratorio.
I dati sono stati accumulati da marzo 2020 a dicembre 2021 e analizzati da dicembre 2021 a ottobre 2022.
I pazienti erano stati esposti a trattamenti di interesse ( TOI ) ( terapia endocrina, inibitori del fattore di crescita dell'endotelio vascolare / inibitori della tirosina chinasi [ VEGFi/TKI ], immunomodulatori IMiD, inibitori del checkpoint immunitario [ ICI ], chemioterapia ) rispetto al riferimento ( nessuna terapia sistemica ) nel corso di 3 mesi prima di COVID-19.
Gli esiti principali erano tromboembolia venosa ( VTE ) e tromboembolia arteriosa ( ATE ). L’esito secondario era la gravità di COVID-19 ( tassi di ricovero in Unità di terapia intensiva, ventilazione meccanica, mortalità per tutte le cause a 30 giorni in seguito a eventi tromboembolici nei pazienti esposti a trattamenti di interesse rispetto al gruppo di riferimento ) al follow-up a 30 giorni.
Dei 4.988 pazienti ospedalizzati con tumore ( età mediana, 69 anni; 2.608 maschi, 52% ), 1.869 avevano ricevuto uno o più trattamenti di interesse.
L'incidenza di tromboembolia venosa è risultata maggiore in tutti i gruppi di trattamenti di interesse: terapia endocrina, 7%; inibitori del fattore di crescita dell'endotelio vascolare / inibitori della tirosina chinasi, 10%; immunomodulatori, 8%; inibitori del checkpoint immunitario, 12%; chemioterapia, 10%, rispetto ai pazienti che non ricevevano terapie sistemiche ( 6% ).
Nelle analisi di regressione log-binomiale multivariata, il rischio relativo di tromboembolia venosa ( risk ratio aggiustato aRR, 1.33 ) ma non di tromboembolia arteriosa ( aRR, 0.81 ) è risultato significativamente più alto nelle persone esposte a tutti i trattamenti di interesse raggruppati insieme, rispetto a quelli senza esposizione.
Tra i singoli farmaci, gli inibitori del checkpoint immunitario sono risultati significativamente associati a tromboembolia venosa ( aRR=1.45 ).
Sono state inoltre rilevate associazioni significative tra tromboembolia venosa e tumore attivo e in progressione ( aRR=1.43 ), storia di tromboembolia venosa ( aRR=3.10 ) e sede del tumore ad alto rischio ( aRR=1.42 ).
I pazienti neri hanno avuto un rischio più elevato di eventi tromboembolici ( aRR=1.24 ) rispetto ai pazienti bianchi.
I pazienti con eventi tromboembolici hanno avuto tassi elevati di ricovero in Unità di terapia intensiva ( 46% ) e di ventilazione meccanica ( 31% ).
Il rischio relativo di morte nei pazienti con eventi tromboembolici è stato più alto in quelli esposti a trattamenti di interesse rispetto a quelli non-esposti ( aRR=1.12 ) ed è risultato significativamente associato a uno scarsus performance status ( aRR=1.77 ) e tumore attivo / in progressione ( aRR=1.55 ).
In questo studio di coorte, il rischio relativo di sviluppare tromboembolia venosa è risultato elevato tra i pazienti trattati con trattamenti di interesse e variava in base al tipo di terapia, ai fattori di rischio sottostanti e ai dati demografici, come l’etnia.
Questi risultati hanno evidenziato la necessità di un attento monitoraggio e forse di una tromboprofilassi personalizzata per prevenire la morbilità e la mortalità associate al tromboembolismo correlato a COVID-19 nei pazienti affetti da tumore. ( Xagena2023 )
Gulati S et al, JAMA Oncol 2023; 9: 1390-1400
Inf2023 Onco2023 Emo2023
Indietro
Altri articoli
Attività e sicurezza di Eltrombopag in combinazione con Ciclosporina A come trattamento di prima linea degli adulti con anemia aplastica grave: studio SOAR
L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...
Gestione e follow-up della porpora trombotica trombocitopenica ad esordio in gravidanza
La porpora trombotica trombocitopenica ( TTP ) a esordio in gravidanza è una malattia rara e pericolosa per la vita,...
Isoquercetina per la tromboinfiammazione nell'anemia falciforme
I dati di un piccolo studio condotto su pazienti affetti da cancro suggeriscono che il trattamento con Isoquercetina ( IQ...
Efficacia e sicurezza di Pozelimab nei pazienti con deficit di CD55 con iperattivazione del complemento, trombosi angiopatica ed enteropatia con perdita di proteine
Il deficit di CD55 con iperattivazione del complemento, trombosi angiopatica ed enteropatia con perdita di proteine ( CHAPLE ) è...
Contraccettivi ormonali combinati: rischio leggermente aumentato di tromboembolia venosa nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati a base di Clormadinone acetato ed Etinilestradiolo
I titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali contenenti Clomardinone acetato / Etinilestradiolo, in accordo con l’Agenzia Europea per i...
Eparina per donne con aborto ricorrente e trombofilia ereditaria: studio ALIFE2
La terapia anticoagulante potrebbe ridurre il numero di aborti e gli esiti avversi della gravidanza nelle donne con aborti ricorrenti...
Efficacia e sicurezza dell'inibitore del recettore Fc neonatale Efgartigimod negli adulti con trombocitopenia immunitaria primaria: studio ADVANCE IV
La trombocitopenia immune primaria è una malattia autoimmune mediata in parte da autoanticorpi piastrinici, che provoca trombocitopenia, sanguinamento e sintomi...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Aspirina o Eparina a basso peso molecolare per la tromboprofilassi dopo una frattura
Le linee guida cliniche raccomandano l'Eparina a basso peso molecolare per la tromboprofilassi nei pazienti con fratture, ma mancano studi...
Eltrombopag per le sindromi mielodisplastiche a basso rischio con trombocitopenia: risultati provvisori dello studio EQOL-MDS
Nelle sindromi mielodisplastiche ( MDS ), la trombocitopenia grave è associata a una prognosi sfavorevole. E' stata presenta la seconda...