Trombosi dello stent precoce nei pazienti con sindromi coronariche acute sottoposti a impianto di stent
I predittori clinici e angiografici della trombosi precoce ( inferiore a 30 giorni ) dello stent non sono stati valutati nei pazienti ad alto rischio con sindromi coronariche acute.
I Ricercatori del Columbia University Medical Center e della Cardiovascular Research Foundation di New York ( Stati Uniti ) hanno condotto analisi angiografiche coronariche di tipo qualitativo e quantitativo su 3.405 pazienti con sindromi coronariche acute a rischio moderato e alto nei quali era stato impiantato uno stent nel corso dello studio prospettico e randomizzato ACUITY ( Acute Catheterization and Urgent Intervention Triage Strategy ), inclusi 3.043 pazienti ( 89% ) ai quali erano stati impiantati stent a rilascio di farmaco.
Entro 30 giorni la trombosi dello stent definita o probabile si è manifestata nell’1,4% dei pazienti.
I tassi di trombosi dello stent non sono risultati significativamente diversi nei pazienti con stent di metallo nudo ripetto a quelli con stent a rilascio del farmaco ( 1.4% versus 1.4%; P=1.00 ) o trattati con Eparina più inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( 1.1% ) rispetto a Bivalirudina ( Angiox ) con o senza inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( rispettivamente, 1.6% e 1.5%; P=0.26 e P=0.37 ).
Rispetto ai pazienti senza trombosi intra-stent, quelli con trombosi hanno mostrato più frequentemente la presenza di diabete mellito insulino-dipendente e insufficienza renale al basale o maggior burden di aterosclerosi coronarica, e risultati finali all’angiografia sottottimali.
La trombosi dello stent è anche risultata più comune nei pazienti senza somministrazione pre-procedurale di tienopiridina e con l’uso inadeguato di farmaci antipiastrinici entro 30 giorni.
In base all’analisi a variabili multiple, un più piccolo diametro del lume minimo finale dello stent, la mancanza di somministrazione pre-procedurale di una tienopiridina, il grado della coronaropatia e i più alti livelli basali di emoglobina sono risultati essere i più forti predittori indipendenti di trombosi intra-stent.
In conclusione, la trombosi precoce dello stent, che si manifesta in circa 1 paziente su 70, è relativamente comune nelle sindromi coronariche acute e si presenta con frequenza simile dopo terapia anticoagulante con Eparina più inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( GpIIb/IIIa ) e Bivalirudina con o senza inibitori della glicoproteina IIb/IIIa, ed è predetta dall’aterosclerosi diffusa, dai risultati sottottimali all’angiografia e dal trattamento farmacologico inadeguato. ( Xagena2009 )
Aoki J et al, Circulation 2009;119: 687-698
Cardio2009 Farma2009
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