Gli stent medicati associati ad una maggiore incidenza di trombosi tardiva
Una meta-analisi compiuta da Ricercatori della Cleveland Clinic ha evidenziato che gli stent a rilascio di farmaci sono a più alto rischio di trombosi tardiva da stent.
La meta-analisi ha riguardato 14 studi clinici per un totale di 6.675 pazienti che sono stati assegnati in modo random a ricevere uno stent di metallo nudo oppure uno stent medicato con Sirolimus ( Cypher ) o Paclitaxel ( Taxus ).
La meta-analisi ha riguardato i seguenti studi clinici: i 5 studi TAXUS, i 3 studi SIRIUS, lo studio RAVEL, lo studio SES-SMART, lo studio SCANDSTENT, lo studio DIABETES, lo studio STRATEGY, ed uno studio effettuato in Germania.
Dall’analisi dei dati combinati non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa nell’incidenza totale di trombosi da stent tra gli stent a eluizione di farmaci e gli stent di metallo nudo.
E’ stato, invece, osservato un rischio maggiore di trombosi molto tardiva ( superiore ad 1 anno dopo procedura ) tra i pazienti nei quali era stato impiantato uno stent medicato rispetto ai pazienti con stent di metallo nudo: 5 eventi ogni 1.000 pazienti versus nessun evento, rispettivamente.
La differenza era statisticamente significativa.
L’esame del tipo di stent medicato impiegato ha mostrato che il rischio di trombosi tardiva da stent, statisticamente significativo, ha interessato i pazienti ai quali era stato impiantato lo stent Taxus, ma non lo stent Cypher.
Gli Autori, tuttavia, sostengono che la mancanza di significatività statistica può essere dovuta al minor numero di pazienti negli studi SIRIUS e RAVEL, rispetto agli studi TAXUS. ( Xagena2006 )
Fonte: The American Journal of Medicine, 2006
Cardio2006 Farma2006
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