Antipsicotici iniettabili a lunga durata d'azione versus antipsicotici orali per il trattamento di mantenimento della schizofrenia
L’evidenza dei benefici comparativi degli antipsicotici iniettabili a lunga durata d'azione ( LAI ) rispetto agli antipsicotici orali per la schizofrenia è stata incostante tra i disegni di studio.
Sono stati valutati i benefici comparativi degli antipsicotici iniettabili long-acting ( LA )rispetto agli antipsicotici orali in tre disegni di studio per indirizzare il processo decisionale clinico.
È stata effettuata una revisione sistematica completa e una meta-analisi confrontando gli antipsicotici iniettabili LA con gli antipsicotici orali per la schizofrenia coprendo tre disegni di studio: studi randomizzati controllati ( RCT ), studi di coorte e studi pre-post.
Sono stati inclusi studi della durata di almeno 6 mesi che hanno arruolato adulti con schizofrenia e disturbi correlati ( più dell’80% dei partecipanti ).
Sono stati esclusi gli studi sul Penfluridolo ( né un antipsicotico iniettabile LA né un antipsicotico orale quotidiano ), i case report e le serie di casi con meno di 20 pazienti.
Per l’esito primario è stato meta-analizzato il rapporto di rischio ( RR ) per l'ospedalizzazione o la recidiva con antipsicotici iniettabili LA rispetto agli antipsicotici orali mediante un modello a effetti casuali, con l'ospedalizzazione utilizzata preferenzialmente rispetto alla recidiva.
Per le analisi secondarie, è stato invertito l'ordine preferenziale della recidiva rispetto al ricovero, ed è stato valutato individualmente il rischio di ospedalizzazione e il rischio di recidiva. Altri esiti secondari hanno incluso tutti i dati meta-analizzabili, classificati in base alla rilevanza per l'efficacia e la sicurezza, la qualità di vita, la funzione cognitiva e altri esiti e sono stati analizzati dal disegno dello studio.
Gli esiti dicotomici sono stati espressi come RR aggregato e gli esiti continui come differenza media standardizzata ( SMD ).
Sono stati identificati 14.687 record, di cui 137 studi con 397.319 pazienti hanno soddisfatto i criteri di inclusione ( 32 RCT, 23.4%, 8.577 pazienti; 65 studi di coorte, 47.4%, 377.447 pazienti; 40 studi pre-post, 29.2%; 11.295 pazienti ) e sono stati analizzati.
La qualità degli studi in termini di rischio di bias variava tra i disegni di studio e all'interno di ciascun disegno di studio da bassa ad alta.
Gli antipsicotici iniettabili LA sono stati associati a un minore rischio di ospedalizzazione o recidiva rispetto agli antipsicotici orali in ciascuno dei tre disegni di studio ( RCT: 29 studi, 7.833 pazienti, RR 0.88, P=0.033; studi di coorte: 44 studi, 106.136 pazienti, RR 0.92, P=0.0044; studi pre-post: 28 studi, 17.876 pazienti, RR 0.44, P minore di 0.0001 ).
Questa associazione è stata mantenuta nei disegni di studio quando è stato invertito l'ordine preferenziale del rischio di recidiva rispetto al ricovero e nell'analisi individuale del rischio di ricovero.
L'associazione è stata mantenuta solo negli studi pre-post per il solo rischio di recidiva.
In tutti gli altri risultati relativi a efficacia, sicurezza, qualità di vita, funzione cognitiva e altri esiti, gli antipsicotici iniettabili LA hanno prodotto più benefici degli antipsicotici orali in 60 su 328 confronti ( 18.3% ), non-diversi in 252 confronti ( 76.8% ) e meno benefici in 16 confronti ( 4.9% ) se analizzati in base al disegno dello studio.
È stata osservata una significativa eterogeneità in tutti e tre i disegni di studio.
I bias di pubblicazione sono stati evidenti negli studi di coorte e pre-post, ma le dimensioni degli effetti sono state simili dopo le analisi trim-and-fill.
Sebbene i disegni degli studi abbiano punti di forza e di debolezza, inclusa la potenziale bassa qualità degli studi osservazionali, è stato costantemente identificato un beneficio significativo con gli antipsicotici iniettabili a lunga durata d'azione, rispetto agli antipsicotici orali, nella prevenzione dell'ospedalizzazione o delle ricadute, in contesti che vanno dalla ricerca ristretta ( RCT ) all'applicazione nel mondo reale ( studi di coorte e pre-post ).
I risultati hanno indicato che un maggiore uso clinico degli antipsicotici iniettabili LA potrebbe migliorare gli esiti nella schizofrenia. ( Xagena2021 )
Kishimoto T et al, Lancet Psychiatry 2021; 8: 387-404
Psyche2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...