Aspirina per ridurre il rischio di eventi vascolari iniziali nei pazienti a rischio moderato di malattia cardiovascolare: studio ARRIVE
L'uso dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) nella prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari rimane controverso.
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'Aspirina rispetto al placebo nei pazienti con un rischio stimato moderato di un primo evento cardiovascolare.
ARRIVE è uno studio multicentrico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto in 7 Paesi.
I pazienti eleggibili avevano un'età di 55 anni ( uomini ) o 60 anni ( donne ) e avevano un rischio cardiovascolare medio, ritenuto moderato sulla base del numero di fattori di rischio specifici.
Sono stati esclusi i pazienti ad alto rischio di sanguinamento gastrointestinale o altre emorragie o diabete.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere compresse di Aspirina con rivestimento enterico ( 100 mg ) o compresse di placebo una volta al giorno.
L'endpoint primario di efficacia era un risultato composito di tempo alla prima comparsa di morte cardiovascolare, infarto del miocardio, angina instabile, ictus o attacco ischemico transitorio ( TIA ).
Gli endpoint di sicurezza erano eventi emorragici e l'incidenza di altri eventi avversi, e sono stati analizzati nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
Tra il 2007 e il 2016, 12.546 pazienti sono stati arruolati e assegnati in modo casuale a ricevere Aspirina ( n=6.270 ) o placebo ( n=6.276 ) in 501 siti di studio
Il follow-up mediano era di 60 mesi.
Nell'analisi intention-to-treat, l'endpoint primario si è verificato in 269 ( 4.29% ) pazienti nel gruppo trattato con Aspirina rispetto a 281 ( 4.48% ) pazienti nel gruppo placebo ( hazard ratio HR 0.96; P=0.6038 ).
Eventi di sanguinamento gastrointestinale ( per lo più lievi ) si sono verificati in 61 ( 0.97% ) pazienti nel gruppo trattato con Aspirina rispetto a 29 ( 0.46% ) nel gruppo placebo ( HR 2.11; P=0.0007 ).
Il tasso di incidenza globale di eventi avversi gravi è stato simile in entrambi i gruppi di trattamento ( n=1.266, 20.19%, nel gruppo Aspirina vs n=1.311, 20.89%, nel gruppo placebo ).
L'incidenza complessiva di eventi avversi è stata simile in entrambi i gruppi di trattamento ( n=5.142, 82.01%, vs n=5.129, 81.72%, nel gruppo placebo )
L'incidenza complessiva di eventi avversi correlati al trattamento è stata bassa ( n=1.050, 16.75%, vs n=850, 13.54%, nel gruppo placebo, P minore di 0.0001 ).
Vi sono stati 321 decessi documentati nella popolazione intention-to-treat [ ITT ] ( n=160, 2.55%, vs n=161, 2.57%, su 6.276 pazienti nel gruppo placebo ).
Il tasso di eventi è risultato molto più basso del previsto, il che probabilmente riflette le attuali strategie di gestione del rischio, rendendo lo studio più rappresentativo di una popolazione a basso rischio.
Il ruolo dell'Aspirina nella prevenzione primaria tra i pazienti a rischio moderato non può quindi essere affrontato.
Tuttavia, i risultati relativi agli effetti dell'Aspirina sono coerenti con quelli osservati negli studi di prevenzione primaria a basso rischio precedentemente pubblicati. ( Xagena2018 )
Gaziano JM et al, Lancet 2018; 392: 1036-1046
Cardio2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...