Associazione tra Acidi grassi polinsaturi e progressione clinica nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica: analisi post hoc dello studio EMPOWER
Gli Acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) hanno effetti neuroprotettivi e antinfiammatori e potrebbero essere utili nella sclerosi laterale amiotrofica ( SLA ).
Un maggiore apporto alimentare e più alti livelli plasmatici di PUFA, in particolare di Acido alfa-linolenico ( ALA ), sono stati associati a un minore rischio di sclerosi laterale amiotrofica in ampi studi epidemiologici di coorte, ma i dati sulla progressione della malattia nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica sono scarsi.
Si è determinato se i livelli plasmatici di Acido alfa-linolenico e di altri PUFA contribuissero a predire il tempo di sopravvivenza e il declino funzionale nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica.
È stato condotto uno studio tra i partecipanti allo studio clinico EMPOWER da cui erano stati raccolti campioni di plasma al momento della randomizzazione che erano disponibili per le analisi degli Acidi grassi.
Gli Acidi grassi plasmatici sono stati misurati mediante gascromatografia. Sono stati utilizzati i modelli dei rischi proporzionali di Cox e la regressione lineare per valutare l'associazione dei singoli Acidi grassi con il rischio di morte e il punteggio del test di declino funzionale e sopravvivenza.
Le analisi degli Acidi grassi sono state condotte in 449 partecipanti. L'età media di questi partecipanti al basale era di 57.5 anni e 293 ( 65.3% ) erano uomini; 126 ( 28.1% ) sono morti durante il follow-up.
Livelli di Acido alfa-linolenico più elevati erano associati a un minore rischio di morte ( hazard ratio aggiustato per età e sesso, confrontando il quartile più alto con quello più basso, aHR=0.50, P trend=0.041 ) e un punteggio più elevato del joint rank test ( differenza nel punteggio secondo un aumento di 1 di SD 10.7, P=0.045 ), coerentemente con un declino funzionale più lento.
Le stime sono rimaste simili nelle analisi aggiustate per indice di massa corporea ( BMI ), etnia, durata dei sintomi, sito di insorgenza, uso di Riluzolo, storia familiare di sclerosi laterale amiotrofica, capacità vitale lenta in posizione eretta prevista e gruppo di trattamento.
Livelli più elevati di Acido grasso n-3 eicosapentaenoico e di Acido grasso n-6 linoleico sono stati associati a un minore rischio di morte durante il follow-up.
Livelli più elevati di Acido alfa-linolenico sono stati associati a una sopravvivenza più lunga e a un declino funzionale più lento nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica.
Questi risultati hanno indicato che l’Acido alfa-linolenico può avere un effetto favorevole sulla progressione della malattia nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica. ( Xagena2023 )
Bjornevik K et al, Neurology 2023; 101: 690-698
Neuro2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...