Associazione tra emorragia intracerebrale nei pazienti che assumono anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K versus antagonisti della vitamina K e mortalità in ospedale
Sebbene gli antagonisti orali non-antagonisti della vitamina K ( NOAC ) siano sempre più utilizzati per prevenire la malattia tromboembolica, esistono dati limitati sull'emorragia intracerebrale ( ICH ) correlata ai NOAC.
È stata valutata l'associazione tra l'uso precedente di anticoagulanti orale ( Warfarin [ Coumadin ], NOAC e nessun anticoagulante orale [ OAC ] ) e la mortalità intraospedaliera tra i pazienti con emorragia intracerebrale in uno studio di coorte retrospettivo su 141.311 pazienti con emorragia intracerebrale ricoverati nel periodo 2013-2016 presso 1.662 ospedali del programma Get With The Guidelines-Stroke.
L’esposizione alla terapia anticoagulante prima della emorragia intracerebrale era definita come qualsiasi uso di anticoagulanti orali entro 7 giorni prima dell'arrivo in ospedale e l’esito principale era la mortalità intraospedaliera.
Su 141.311 pazienti con emorragia intracerebrale ( età media 68.3 anni; 48.1% donne ), 15.036 ( 10.6% ) stavano assumendo Warfarin e 4.918 ( 3.5% ) stavano assumendo NOAC prima dell' emorragia intracerebrale e 39.585 ( 28.0% ) e 5.783 ( 4.1% ) stavano assumendo rispettivamente concomitanti agenti antiaggreganti singoli e doppi.
I pazienti con precedente uso di Warfarin o NOAC erano più anziani e avevano una più alta prevalenza di fibrillazione atriale e di ictus precedente.
La gravità dell'ictus da emorragia intracerebrale acuta ( misurata dalla scala NIHSS [ National Institutes of Health Stroke Scale ] ) non era significativamente differente tra i 3 gruppi ( mediana, 9 per Warfarin, 8 per NOAC e 8 senza OAC ).
I tassi di mortalità in ospedale non-aggiustati erano del 32.6% per Warfarin, del 26.5% per NOAC e del 22.5% per OAC.
Rispetto ai pazienti senza uso precedente di anticoagulanti orali, il rischio di mortalità intraospedaliera è stato più alto tra i pazienti con precedente uso di Warfarin ( differenza di rischio aggiustata ARD, 9.0%, odds ratio aggiustato AOR, 1.62 ), e più alto tra i pazienti con uso precedente di NOAC ( ARD, 3.3%; AOR, 1.21 ).
Rispetto ai pazienti con precedente uso di Warfarin, i pazienti con precedente uso di NOAC presentavano un rischio inferiore di mortalità ospedaliera ( ARD, -5.7%; AOR 0.75 ).
La differenza di mortalità tra i pazienti trattati con NOAC e i pazienti trattati con Warfarin è stata numericamente maggiore tra i pazienti con precedente uso di agenti antiaggreganti doppi ( 32.7% vs 47.1%; ARD, -15.0%; AOR, 0.50 ) rispetto a quelli che assumevano questi agenti senza precedente terapia antipiastrinica ( 26.4% vs 31.7%, ARD, -5.0%; AOR, 0.77 ), sebbene il valore di interazione P ( 0.07 ) non fosse statisticamente significativo.
In conclusione, tra i pazienti con emorragia intracerebrale, l'uso precedente di anticoagumanti orali non-Vitamina K o Warfarin è stato associato a una mortalità ospedaliera più alta rispetto a nessun anticoagulante orale.
L'uso precedente di NOAC, rispetto all'uso precedente di Warfarin, è risultato associato a un minore rischio di mortalità intraospedaliera. ( Xagena2018 )
Inohara T et al, JAMA 2018; 319: 463-473
Neuro2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...