Associazione tra uso di statine e livelli sierici elevati di colesterolo con rischio di glaucoma primario ad angolo aperto
E' emerso che l'uso delle statine ( inibitori dell'idrossimetilglutaril coenzima A ) è associato a un minore rischio di glaucoma primario ad angolo aperto ( POAG ); tuttavia, i risultati erano contrastanti e poco si sa sull'associazione tra livelli elevati di colesterolo e glaucoma primario ad angolo aperto.
È stata valutata l'associazione tra livelli elevati di colesterolo e uso di statine con glaucoma primario ad angolo aperto incidente.
Uno studio ha utilizzato i dati raccolti biennalmente dai partecipanti di 40 anni o più che erano privi di glaucoma e riportavano esami oculistici, all'interno di 3 coorti basate sulla popolazione: Nurses’ Health Study ( n=50.710; follow up dal 2000 al 2014 ), Nurses' Health Study 2 ( n= 62.992; 1999-2015 ) ed Health Professionals Follow-up Study ( n=23 080; 2000-2014 ).
I casi di glaucoma primario ad angolo aperto incidente sono stati confermati dalla revisione della cartella clinica.
Sono state utilizzate informazioni auto-riportate aggiornate biennalmente sullo stato del livello di colesterolo elevato, sui livelli sierici di colesterolo e sulla durata dell'uso delle statine.
Gli esiti principali erano i rischi relativi aggiustati per multivariate ( RR ).
Tra i 136.782 partecipanti alle 3 coorti ( 113.702 donne e 23.080 uomini ), sono stati identificati 886 casi incidenti di glaucoma primario ad angolo aperto.
Ogni aumento di 20 mg/dl del colesterolo sierico totale era associato ad un aumento del 7% nel rischio di glaucoma primario ad angolo aperto ( RR, 1.07; P=0.004 ).
Qualsiasi storia auto-segnalata di colesterolo elevato era anche associata a un rischio più elevato di glaucoma primario ad angolo aperto ( RR, 1.17 ).
Una storia di qualsiasi uso di statine era associata a un rischio inferiore del 15% di glaucoma primario ad angolo aperto ( RR, 0.85 ).
L'uso di statine per 5 o più anni, rispetto al non-utilizzo, è risultato associato a un rischio inferiore del 21% di glaucoma primario ad angolo aperto ( RR, 0.79; P=0.02 per tendenza lineare ).
L'associazione tra l'uso di statine per 5 o più anni rispetto al non-utilizzo e il rischio di glaucoma primario ad angolo aperto era più inversa nei soggetti più anziani ( 65 anni e oltre: RR, 0.70, vs inferiore a 65 anni: RR, 1.05; P=0.01 per l'interazione ).
Tra gli adulti di età pari o superiore a 40 anni, livelli di colesterolo sierico più elevati erano associati a un rischio più elevato di glaucoma primario ad angolo aperto, mentre 5 o più anni di utilizzo di statine rispetto a nessun uso erano associati a un rischio più basso di glaucoma primario ad angolo aperto. ( Xagena2019 )
Kang JH et al, JAMA Ophthalmol 2019; 137: 756-765
Oftalm2019 Endo2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...