Atezolizumab versus chemioterapia in pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico trattato con Platino: studio IMvigor211
Esistono poche opzioni per i pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico dopo la progressione con chemioterapia a base di Platino.
Sono state valutate la sicurezza e l'efficacia di Atezolizumab [ Tecentriq ] ( anti-ligando 1 di morte cellulare programmata, PD-L1 ) rispetto alla chemioterapia in questa popolazione di pazienti.
Lo studio in aperto, randomizzato, controllato, di fase 3 IMvigor211 è stato effettuato in 217 Centri medici principalmente in Europa, Nord America e nella regione Asia-Pacifico.
I pazienti di età a partire da 18 anni con carcinoma uroteliale metastatico progredito dopo chemioterapia a base di Platino sono stati assegnati casualmente a ricevere Atezolizumab 1.200 mg o chemioterapia ( a scelta: Vinflunina 320 mg/m2, Paclitaxel 175 mg/m2, o Docetaxel 75 mg/m2 ) per via endovenosa ogni 3 settimane.
La randomizzazione è stata stratificata per espressione di PD-L1 ( espressione inferiore a 1% [ IC0 ], o da 1% a meno del 5% [ IC1 ] delle cellule immunitarie infiltranti il tumore versus 5% o più di cellule immunitarie infiltranti il tumore [ IC2/3 ] ), tipo di chemioterapia ( Vinflunina vs taxani ), metastasi epatiche ( sì vs no ) e numero di fattori prognostici ( nessuno vs 1, 2 o 3 ).
L'endpoint primario di sopravvivenza globale è stato testato gerarchicamente in popolazioni prespecificate: IC2/3, seguita da IC1/2/3, seguita dalla popolazione intention-to-treat.
Tra il 2015 e il 2016, sono stati assegnati a caso 931 pazienti da 198 siti per ricevere Atezolizumab ( n=467 ) o chemioterapia ( n=464 ).
Nella popolazione IC2/3 ( n=234 ), la sopravvivenza globale non differiva significativamente tra i pazienti nel gruppo Atezolizumab e quelli nel gruppo chemioterapia ( mediana 11.1 mesi; n=116, vs 10.6 mesi; n=118; hazard ratio stratificato, HR 0.87; P=0.41 ), quindi precludendo ulteriori analisi statistiche formali.
I tassi di risposta obiettiva confermati erano simili tra i gruppi di trattamento nella popolazione IC2/3: 26 su 113 pazienti valutabili ( 23% ) hanno presentato una risposta obiettiva nel gruppo Atezolizumab rispetto a 25 su 116 pazienti ( 22% ) nel gruppo chemioterapico.
La durata della risposta è stata numericamente più lunga nel gruppo Atezolizumab rispetto al gruppo chemioterapico ( mediana 15.9 mesi vs 8.3 mesi; HR 0.57 ).
Nella popolazione intention-to-treat, i pazienti trattati con Atezolizumab hanno presentato meno eventi avversi correlati al trattamento di grado 3-4 rispetto a quelli trattati con chemioterapia ( 91 su 459, 20%, vs 189 su 443 pazienti, 43% ) e meno eventi avversi che hanno portato all'interruzione del trattamento ( 34 pazienti, 7%, vs 78, 18% ).
Atezolizumab non è stato associato a una sopravvivenza globale significativamente più lunga rispetto alla chemioterapia in pazienti con carcinoma uroteliale metastatico refrattario al Platino con sovraespressione di PD-L1 ( IC2/3 ).
Tuttavia, il profilo di sicurezza per Atezolizumab è stato favorevole rispetto alla chemioterapia.
L'analisi esplorativa della popolazione intention-to-treat ha mostrato risposte ben tollerate e durature in linea con i precedenti dati di fase 2 per Atezolizumab in questo contesto. ( Xagena2018 )
Powles T et al, Lancet 2018; 391: 748-757
Onco2018 Uro2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...