Capecitabina adiuvante dopo concomitante trattamento chemioradioterapico nel carcinoma rinofaringeo locoregionale avanzato
L'induzione o la chemioterapia adiuvante con chemioradioterapia concomitante ( CCRT ) sono opzioni terapeutiche di prima linea per il trattamento del carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato ( LA-NPC ).
I regimi adiuvanti a base di Platino sono, tuttavia, scarsamente tollerati, evidenziando il bisogno insoddisfatto di un regime adiuvante efficace e tollerabile.
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza della Capecitabina ( Xeloda ) adiuvante con chemioradioterapia concomitante per il trattamento di pazienti con carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato.
Uno studio clinico randomizzato in aperto ha reclutato pazienti dal 2014 al 2018 presso 3 centri in Cina, con almeno 3 anni di follow-up.
La data limite per la raccolta dei dati è stata nel febbraio 2022.
L'ammissibilità includeva carcinoma nasofaringeo in stadio III-IVb e almeno uno dei seguenti: T3-4N2 o T1-4N3; titolo plasmatico del DNA del virus di Epstein-Barr superiore a 20.000 copie/ml; volume del tumore primario superiore a 30.0 cm3; valore standard massimo di captazione del volume del tumore primario maggiore di 10.0 con la tomografia a emissione di positroni / tomografia computerizzata con fluorodesossiglucosio F18 [ 18F FDG ] ); o metastasi linfonodali multiple e qualsiasi di esse più grande di 4.0 cm.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Capecitabina ( 1.000 mg/m2 due volte al giorno per 14 giorni ogni 3 settimane per 8 cicli ) o osservazione dopo concomitante chemioradioterapia ( 100 mg/m2 di Cisplatino ogni 3 settimane per 2-3 cicli, a seconda della durata della radioterapia ).
Sono stati arruolati 180 pazienti ( età mediana, 47 anni; 143 uomini, 79.4% ). Tra i 90 pazienti nel gruppo Capecitabina, 76 ( 84.4% ) presentavano almeno 2 fattori ad alto rischio; tra i 90 pazienti nel gruppo di controllo, 80 ( 88.9% ) presentavano almeno 2 fattori ad alto rischio.
Tutti i pazienti hanno completato la concomitante chemioradioterapia, tranne 1 paziente nel gruppo Capecitabina che ha ricevuto 1 ciclo di Cisplatino.
Dei 90 pazienti nel gruppo Capecitabina, 85 ( 94.4% ) hanno ricevuto Capecitabina, con 71 ( 78.9% ) che hanno completato 8 cicli.
Con un follow-up mediano di 58.0 mesi, sono stati registrati 18 eventi nel gruppo Capecitabina contro 31 eventi nel gruppo controllo.
La sopravvivenza libera da fallimento è migliorata con Capecitabina adiuvante ( 3 anni, 83.3% vs 72.2%; 5 anni, 78.5% vs 65.9%; hazard ratio, HR=0.53; P=0.03 ).
L'incidenza di eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 è risultata maggiore nel gruppo Capecitabina rispetto al gruppo controllo ( 54 pazienti su 90, 60.0%, vs 46 pazienti su 90, 51.1% ).
Gli eventi avversi correlati al trattamento includevano xerostomia ( 17 pazienti, 18.9%, vs 9, 10.0% ), mucosite ( 21 pazienti, 23.3%, vs 15, 16.7% ) e anoressia ( 8 pazienti, 8.9%, vs 4, 4.4% ).
L'incidenza di eventi avversi ritardati correlati al trattamento di grado 3 è stata paragonabile in entrambi i gruppi ( 9 pazienti su 83, 10.8%, vs 7 su 81, 8.6% ).
In questo studio clinico randomizzato, la Capecitabina adiuvante alla dose piena dopo concomitante chemioradioterapia è risultata ben tollerata e ha migliorato la sopravvivenza libera da fallimento tra i pazienti con carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato e fattori ad alto rischio.
Sono necessarie ulteriori indagini per valutare la dose e la durata ottimali. ( Xagena2022 )
Miao J et al, JAMA Oncol 2022; 8: 1776-1785
Oro2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...