CAR-T: Axicabtagene ciloleucel conferisce un beneficio clinico durevole nel linfoma non-Hodgkin indolente ad alto rischio
Sono stati presentati i dati dell'analisi primaria dello studio di fase 2 ZUMA-5, che ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Axicabtagene ciloleucel ( Yescarta ), una terapia a cellule T autologhe anti-CD19, tra i pazienti con linfoma non-Hodgkin ( NHL ) recidivato o refrattario, indolente di stadio avanzato.
Più del 90% dei pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente in stadio avanzato ha presentato una risposta obiettiva al trattamento con Axicabtagene ciloleucel.
I promettenti risultati di efficacia sono stati associati a un profilo di sicurezza gestibile.
I linfomi indolenti a cellule B in stadio avanzato sono in gran parte incurabili con le terapie convenzionali. In particolare, le terapie di terza linea disponibili raramente portano a risposte complete e la durata della risposta è, in media, di circa 1 anno.
Axicabtagene ciloleucel, noto anche come Axi-cel, trova impiego negli adulti con linfoma a grandi cellule B recidivato o refrattario dopo due o più linee di terapia.
Lo studio ZUMA-5 ha coinvolto 146 pazienti ( età media, 61 anni; intervallo, 34-79; 57% uomini ) che hanno ricevuto Axi-cel.
L'analisi di efficacia presentata al Meeting ASH ha riguardato 104 pazienti con follow-up mediano di 17.5 mesi ( intervallo, 1.4-31.6 ) a partire dal cutoff dei dati del 12 marzo.
Ottantaquattro pazienti soffrivano di linfoma follicolare, mentre 20 avevano linfoma della zona marginale.
Tutti i pazienti avevano una mediana di tre precedenti linee di terapia ( range, 1-10 ) e l'86% aveva una malattia in stadio III o IV. Due terzi dei pazienti ( 68% ) erano refrattari alla precedente linea di trattamento.
I pazienti hanno ricevuto un regime chemioterapico linfodepletivo che ha incluso Ciclofosfamide e Fludarabina, seguito da un'infusione di Axi-cel alla dose di 2 × 10(6) cellule CAR-T per kg.
Le cellule CAR-T sono state prodotte con successo per tutti i pazienti arruolati nello studio. Il tempo mediano di consegna della produzione è stato di 17 giorni dalla leucaferesi alla consegna presso il sito dello studio.
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) valutato dal Comitato di revisione radiologico indipendente è servito come endpoint primario.
Gli endpoint secondari includevano il tasso di risposta completa ( CR ), la durata della risposta ( DOR ), la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), la sopravvivenza globale ( OS ) e gli eventi avversi.
I risultati di efficacia hanno mostrato un tasso ORR del 92% ( IC 95%, 85-97 ), con un tasso di risposta completo del 76% ( IC 95%, 67-84 ).
I pazienti con linfoma follicolare avevano un tasso ORR del 94%, con un tasso di risposta completo dell'80%.
I pazienti con linfoma della zona marginale avevano un tasso ORR dell'85% e un tasso di risposta completo del 60%.
Il 64% dei pazienti con linfoma follicolare ha presentato una risposta continua alla terapia al momento del cutoff dei dati.
La durata mediana della risposta, la sopravvivenza mediana senza progressione e la sopravvivenza mediana globale non sono state raggiunte.
Il tasso di durata della risposta a 1 anno è stato del 71.7% ( IC 95%, 60.7-80.1 ), un tasso di sopravvivenza libera da progressione a 1 anno del 73.7% ( IC 95%, 63.3-81.6 ) e un tasso di sopravvivenza globale a 1 anno di 92.9 % ( IC 95%, 85.6-96.5 ).
Riguardo alla sicurezza il 99% dei pazienti trattati con Axicabtagene ciloleucel ha manifestato almeno un evento avverso.
Gli eventi avversi correlati al trattamento più comuni sono stati: piressia ( 85% ), neutropenia ( 64% ) e ipotensione ( 49% ).
Gli eventi avversi di grado 3 o superiore, riscontrati dall'86% dei pazienti, includevano citopenie ( 70% ) e infezioni ( 16% ).
Tre pazienti sono morti durante lo studio: due per cause non-correlate alla malattia o al trattamento in studio e una per insufficienza d'organo multisistemica nel contesto della sindrome da rilascio di citochine.
L'82% dei pazienti ha sviluppato sindrome da rilascio di citochine ( CRS ), inclusi tutti e 22 i pazienti con linfoma della zona marginale e i 97 pazienti ( 78% ) nel gruppo linfoma follicolare.
Dieci pazienti ( 7% ) hanno manifestato una sindrome da rilascio di citochine di grado 3 o superiore, con un tempo mediano di insorgenza di 4 giorni ( intervallo, 1-15 ) e una durata mediana di 6 giorni ( intervallo, 1-27 ).
Il 60% dei pazienti ha manifestato tossicità neurologica, che era più comune tra i pazienti con linfoma della zona marginale rispetto al linfoma follicolare ( 77% vs 56% ).
Il 19% dei pazienti aveva neurotossicità di grado 3 o superiore, incluso il 41% di quelli con linfoma della zona marginale e il 15% di quelli con linfoma follicolare.
Il tempo mediano all'insorgenza della neurotossicità è stato di 7 giorni ( intervallo, 1-177 ), con una durata mediana di 14 giorni ( intervallo, 1-452 ). ( Xagena2020 )
Fonte: American Society of Hematology - ASH Virtual Annual Meeting, 2020
Emo2020 Onco2020 Med2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...