Carcinoma uroteliale recidivante metastatico: la combinazione Acalabrutinib più Pembrolizumab non ha migliorato gli esiti
Uno studio di fase 2 ha mostrato che l'aggiunta di Acalabrutinib ( Calquence ), un inibitore della tirosin chinasi di Bruton ( BTK ), a Pembrolizumab ( Keytruda ) non ha migliorato il tasso di risposta obiettiva ( ORR ), la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) tra i pazienti con carcinoma uroteliale metastatico Platino-resistente ( mUC ).
Pembrolizumab e altri inibitori del checkpoint immunitario sono già approvati per il carcinoma uroteliale metastatico, ma solo un quarto circa dei pazienti risponde.
Acalabrutinib è un inibitore selettivo e potente di BTK che può inibire la crescita delle cellule soppressorie di derivazione mieloide ( MDSC ) nel microambiente tumorale.
Si ritiene che livelli più elevati di cellule soppressorie di derivazione mieloide abbiano un ruolo nella risposta ridotta all'inibizione di PD-1.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se la soppressione delle cellule MDSC con Acalabrutinib fosse in grado di aumentare l'attività di Pembrolizumab in modo sicuro in questa popolazione.
Lo studio multicentrico, in aperto, di fase 2 RAPID CHECK ha assegnato in modo casuale 75 pazienti con carcinoma uroteliale metastatico, resistente al Platino, a ricevere Pembrolizumab con o senza Acalabrutinib.
Gli endpoint coprimari erano il tasso di risposta globale e la sicurezza; gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale.
Le analisi esplorative includevano livelli di cellule MDSC monocitiche circolanti e cellule T.
Al basale, l'età mediana dei pazienti era di 67 anni e il 77% dei pazienti era di sesso maschile. La maggior parte dei pazienti aveva un performance status ECOG di 1 e la maggior parte dei pazienti aveva ricevuto, in precedenza, 1 trattamento, con il 30% e il 23% che aveva ricevuto in precedenza, rispettivamente, 2 o 3 o più terapie.
Il tasso di risposta globale era simile tra i gruppi, al 20% con Acalabrutinib più Pembrolizumab e al 26% con il solo Pembrolizumab.
La percentuale di risposta completa è stata rispettivamente del 10% e dell'8.6% con la combinazione Acalabrutinib più Pembrolizumab oppure Pembrolizumab in monoterapia.
Anche la sopravvivenza era simile tra i gruppi. La sopravvivenza mediana senza progressione è stata di 2.2 mesi con la combinazione di Acalabrutinib rispetto a 1.6 mesi con Pembrolizumab da solo, traducendosi in una sopravvivenza PFS a 12 mesi del 16.4% e del 20.8%, rispettivamente.
La sopravvivenza mediana globale è stata pari a 6.3 mesi con Acalabrutinib più Pembrolizumab rispetto a 11.4 mesi con Pembrolizumab in monoterapia.
A 12 mesi, il tasso di sopravvivenza globale era rispettivamente del 38.5% e del 44.3%.
I livelli basali di cellule MDSC e le variazioni dei livelli durante il trattamento non erano associati alla risposta in nessuno dei due gruppi.
Gli eventi avversi di grado da 3 a 4 si sono verificati più frequentemente nel braccio di combinazione al 75% rispetto al 54.3% nel braccio di monoterapia con Pembrolizumab.
L'interruzione del trattamento a causa di eventi avversi emergenti dal trattamento, tra cui aumento degli enzimi epatici, polmonite, colite, affaticamento e vomito, si è verificata nel 40% dei pazienti che hanno ricevuto la combinazione di Acalabrutinib rispetto al 22.9% dei pazienti che hanno ricevuto Pembrolizumab da solo.
Lo studio non ha mostrato risposte migliori con la combinazione di Acalabrutinib e di Pembrolizumab. ( Xagena2020 )
Fonte: Cancer, 2020
Uro2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...