Chemioterapia metronomica in confronto alla migliore terapia di supporto nei tumori maligni progressivi pediatrici


Sebbene la chemioterapia metronomica orale sia spesso utilizzata nei tumori maligni cronici progressivi in ​​età pediatrica, una revisione della letteratura rivela che sono stati eseguiti solo studi retrospettivi o di fase 1 e 2 a singolo braccio; mancano evidenze di livello 1.

È stato confrontato l'effetto della chemioterapia metronomica sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con quello del placebo nei pazienti pediatrici con tumori maligni solidi non-ematopoietici extracranici primari progrediti dopo almeno due linee di chemioterapia.

È stato condotto uno studio clinico randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo dal 2013 al 2015 presso il Centro oncologico All India Institute of Medical Sciences a Nuova Delhi in India, in bambini di età compresa tra 5 e 18 anni con tumori maligni solidi extracranici non-emopoietici primari progrediti dopo almeno due linee di chemioterapia e senza ulteriori opzioni di cura.

Un braccio ha ricevuto un regime metronomico orale di 4 farmaci con Celecoxib e Talidomide giornalieri con periodi alternati di Etoposide e Ciclofosfamide, mentre l'altro braccio ha ricevuto il placebo.
Lo stato della malattia è stato valutato al basale, a 9 settimane, 18 settimane, 27 settimane o alla progressione clinica.

L'endpoint primario era la sopravvivenza senza progressione definita dalla proporzione di pazienti senza progressione della malattia a 6 mesi, e gli endpoint secondari erano la durata della sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale ( OS ).

Sono stati arruolati in totale 108 su 123 pazienti sottoposti a screening, con 52 pazienti randomizzati al gruppo placebo ( età media, 15 anni, 40 maschi, 76.9% ) e 56 al gruppo chemioterapico metronomico ( età media, 13 anni, 42 maschi, 75.0% ).

A un follow-up mediano di 2.9 mesi, il 100% dei pazienti ha presentato progressione della malattia a 6 mesi nel gruppo placebo vs 96.4% nel gruppo di chemioterapia metronomica ( P=0.24 ).

La sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale, mediane, nei due gruppi sono state simili ( hazard ratio, HR, 0.69, P=0.07 per PFS; HR, 0.74, P=0.13 per OS ).

Nell'analisi di sottogruppo post hoc, le coorti che hanno ricevuto più di 3 cicli ( HR per PFS, 0.46, P=0.03 ) e quelle senza sarcoma osseo ( cioè, tumore né primitivo neuroectodermico né osteosarcoma ) ( HR per PFS, 0.39, P=0.01 ) sono sembrate beneficiare della chemioterapia metronomica.

In conclusione, la chemioterapia metronomica non migliora la sopravvivenza libera da progressione a 6 mesi, rispetto al placebo, tra i pazienti pediatrici con tumori maligni solidi progressivi extracranici.
Tuttavia, i pazienti senza sarcoma osseo e quelli in grado di tollerare la terapia per più di 3 cicli ( 9 settimane ) ne traggono dei benefici. ( Xagena2017 )

Pramanik R et al, JAMA Oncol 2017; 3: 1222-1227

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