Combinazione di Ivosidenib e Azacitidina nei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi con mutazione del gene IDH1
I pazienti anziani con leucemia mieloide acuta ( LMA ) non-adatti alla chemioterapia ad alte dosi hanno opzioni di trattamento limitate e una prognosi sfavorevole.
L'approvazione di agenti ipometilanti, come l'Azacitidina ( Vidaza ), in monoterapia nei pazienti anziani,
si è basata sui risultati di uno studio di fase III.
Lo studio ha dimostrato un tasso di sopravvivenza a 1 anno del 46.5% con un tasso di risposta globale ( ORR ) del 27.8% e un tasso di remissione completa ( CR ) del 19.5%.
Recentemente, l'Azacitidina in combinazione con Venetoclax ( Venclyxto ) è stata anche approvata dalla FDA ( US Food and Drug Administration ) sulla base di due studi in aperto.
Questa combinazione su 145 pazienti ha raggiunto un tasso ORR del 67%, un tasso di risposta completa ( CR ) del 37% e un tasso di sopravvivenza globale ( OS ) a 1 anno del 59%.
Azacitidina e Venetoclax rappresentano un attuale standard di cura per i pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi che non possono tollerare un trattamento intensivo.
Con l'introduzione di Ivosidenib ( Tibsovo ), un inibitore di IDH1, c'è la possibilità di agire direttamente sulle mutazioni del gene IDH1 ( muIDH1 ), presenti in circa il 10% dei pazienti con leucemia mieloide acuta.
Se impiegato in monoterapia nei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi, muIDH1, Ivosidenib ha mostrato di indurre una risposta globale del 54.4% e una risposta completa del 42.4%.
Uno studio di fase Ib, condotto da ricercatori dell'Anderson Cancer Center dell'Università del Texas ( Houston ) negli Stati Uniti, ha valutato la sicurezza e l'efficacia della combinazione di Ivosidenib e Azacitidina.
Sono stati reclutati 23 pazienti adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi muIDH1, non-idonei alla chemioterapia intensiva.
Il trattamento consisteva in Ivosidenib 500 mg una volta al giorno in cicli continui di 28 giorni e Azacitidina 75 mg/m2/die per via sottocutanea nei giorni 1-7 in ciascun ciclo di 28 giorni.
I 27 pazienti avevano un'età media ( intervallo ) di 76 anni ( 61-88 ).
Al momento del cut-off dei dati, il follow-up mediano era di 16.1 mesi. L'intervallo del numero di cicli di trattamento era 1-30, con una mediana di 15 cicli.
Dieci pazienti ( 43.5% ) sono rimasti in trattamento.
Le ragioni principali per l'interruzione erano una malattia progressiva, la decisione del medico e il ritiro dallo studio del paziente.
La sopravvivenza globale a 12 mesi è stata dell'82% ( IC al 95%, 58.8-92.8 ); il tasso di risposta globale è stato del 78.3% ( IC 95%, 56.3 - 92.5 ) con il tempo mediano alla risposta di 1.8 mesi ( IC 95%, 0.7 -
3.8 ).
Il tasso di risposta completa è stato pari al 60.9% ( IC al 95%, 38.5 - 80.3 ) con un tempo mediano alla risposta completa di 3.7 mesi ( IC al 95%, 0.8 - 15.7 ).
La durata mediana della risposta non è stata raggiunta al momento del cut-off dei dati.
E' stata osservata una buona concordanza tra la clearance della mutazione IDH e la risposta completa.
I più comuni eventi avversi erano trombocitopenia, seguita da nausea e diarrea,
La trombocitopenia, l'anemia e la neutropenia febbrile erano i principali eventi avversi di grado 3-4.
Sono stati registrati sei decessi; nessuno è stato considerato correlato al trattamento ( tre erano in trattamento a causa di sepsi e tre in follow-up a causa della progressione della malattia ).
In conclusione, i dati sull'efficacia della combinazione di Ivosidenib e Azacitidina nei pazienti con leucemia mieloide acuta con mutazione IDH1 appaiono incoraggianti.
Il profilo di sicurezza riportato è coerente con le monoterapie a base di Ivosidenib e Azacitidina. ( Xagena2019 )
Fonte: Society of Hematologic Oncology ( SOHO ) Meeting, 2019
Emo2019 Onco2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...