Consumo di caffè e tachiaritmie accidentali
L'idea che la Caffeina aumenti il rischio di aritmie cardiache è comune. Tuttavia, l'evidenza che il consumo di prodotti contenenti Caffeina aumenti il rischio di aritmie rimane scarsamente documentata.
È stata valutata l'associazione tra consumo di comuni prodotti contenenti Caffeina e rischio di aritmie.
Uno studio di coorte prospettico ha analizzato i dati longitudinali della UK Biobank tra il 2006 e il 2018.
Dopo l'applicazione dei criteri di esclusione, erano disponibili per le analisi 386.258 individui.
Sono stati considerati l’assunzione giornaliera di caffè e i polimorfismi genetici che influenzano il metabolismo della caffeina.
Gli esiti principali erano qualsiasi aritmia cardiaca, inclusi fibrillazione atriale o flutter atriale, tachicardia sopraventricolare, tachicardia ventricolare, complessi atriali prematuri e complessi ventricolari prematuri.
Sono stati valutati in totale 386.258 individui ( età media 56 anni; 52.3% femmine ). Durante un follow-up medio di 4.5 anni, 16.979 partecipanti hanno sviluppato un'aritmia incidente.
Dopo aggiustamento per caratteristiche demografiche, condizioni di comorbilità e abitudini di vita, ogni tazza aggiuntiva di caffè consumata abitualmente è stata associata a un rischio inferiore del 3% di aritmia incidente ( hazard ratio HR, 0.97; P minore di 0.001 ).
Nelle analisi di ciascuna aritmia da sola, sono state osservate associazioni statisticamente significative che hanno mostrato una grandezza simile per fibrillazione atriale e/o flutter atriale ( HR, 0.97; P minore di 0.001 ) e tachicardia sopraventricolare ( HR, 0.96; P=0.002 ).
Due distinte analisi di interazione, una che utilizzava un punteggio poligenico correlato al metabolismo della Caffeina di 7 polimorfismi genetici e un'altra limitata al solo CYP1A2 rs762551, non hanno rivelato alcuna evidenza di modifica dell'effetto.
Uno studio di randomizzazione mendeliana che ha utilizzato queste stesse varianti genetiche non ha rivelato alcuna associazione significativa tra le propensioni alla base del diverso metabolismo della Caffeina e il rischio di aritmia incidente.
In questo studio prospettico di coorte, maggiori quantità di consumo abituale di caffè sono state associate a un minore rischio di aritmia, senza alcuna prova che il metabolismo della Caffeina geneticamente mediato abbia influenzato tale associazione.
La randomizzazione mendeliana non è riuscita a fornire evidenze che il consumo di Caffeina sia associato ad aritmie. ( Xagena2021 )
Kim EJ et al, JAMA Intern Med 2021; 181: 1185-1193
Cardio2021 Med2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...