Effetto dei farmaci anti-interleuchina nei pazienti con COVID-19 e segni di sindrome da rilascio di citochine: studio COV-AID
Le infezioni da virus SARS-CoV-2 continuano a causare morbilità e mortalità significative.
Il blocco dell'interleuchina 1 ( IL-1 ) e dell'interleuchina 6 ( IL-6 ) è stato proposto come strategia terapeutica in COVID-19, ma i risultati dello studio sono stati contrastanti.
Si è cercato di studiare se il blocco della via IL-6 o IL-1 sia in grado di ridurre il tempo al miglioramento clinico nei pazienti con COVID-19, insufficienza respiratoria ipossica e segni di sindrome da rilascio di citochine sistemiche.
È stato condotto uno studio prospettico, multicentrico, in aperto, randomizzato e controllato, in pazienti ospedalizzati con COVID-19, ipossia e segni di una sindrome da rilascio di citochine in 16 ospedali in Belgio.
I pazienti idonei avevano una diagnosi comprovata di COVID-19 con sintomi compresi tra 6 e 16 giorni, un rapporto tra la pressione parziale dell'ossigeno e la frazione di ossigeno inspirato ( PaO2 : FiO2 ) inferiore a 350 mm Hg nell'aria ambientale o inferiore a 280 mm Hg con Ossigeno supplementare e segni di una sindrome da rilascio di citochine nel siero ( una singola misurazione della ferritina superiore a 2.000 microg/l e immediata richiesta di Ossigeno a flusso elevato o ventilazione meccanica o una concentrazione di ferritina superiore a 1.000 microg/l, in aumento nelle 24 ore precedenti, o linfopenia inferiore a 800/ml con due dei seguenti criteri: una concentrazione di ferritina in aumento superiore a 700 microg/l, concentrazione di lattato deidrogenasi in aumento superiore a 300 unità internazionali per litro, una concentrazione di proteina C reattiva in aumento di oltre 70 mg/l o una concentrazione di D-dimero in aumento di oltre 1.000 ng/ml ).
Lo studio COV-AID aveva un disegno fattoriale 2 x 2 per valutare il blocco di IL-1 rispetto a nessun blocco di IL-1 e il blocco di IL-6 rispetto a nessun blocco di IL-6.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale stratificando per Centro.
In una prima randomizzazione, i pazienti sono stati assegnati a ricevere Anakinra ( Kineret ) per via sottocutanea una volta al giorno 100 mg per 28 giorni o fino alla dimissione, o a non ricevere il blocco di IL-1.
In una seconda fase di randomizzazione, i pazienti sono stati assegnati a ricevere una singola dose di Siltuximab ( Sylvant ) 11 mg/kg per via endovenosa, o una singola dose di Tocilizumab ( RoActemra ) 8 mg/kg per via endovenosa, o a non ricevere il blocco di IL-6.
L'esito primario era il tempo al miglioramento clinico, definito come il tempo dalla randomizzazione a un aumento di almeno 2 punti su una scala ordinale a 6 categorie o alla dimissione dall'ospedale in vita.
Gli endpoint primari e di supporto dell'efficacia sono stati valutati nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
La sicurezza è stata valutata nella popolazione di sicurezza.
Tra il 4 aprile e il 6 dicembre 2020, 342 pazienti sono stati assegnati in modo casuale al blocco di IL-1 ( n=112 ) o a nessun blocco di IL-1 ( n=230 ), e contemporaneamente assegnati in modo casuale al blocco di IL-6 ( n=227; 114 a Tocilizumab e 113 a Siltuximab ) o a nessun blocco di IL-6 ( n=115 ).
La maggior parte dei pazienti era di sesso maschile ( 265 su 342, 77% ), l'età mediana era di 65 anni e il punteggio medio SOFA ( Systematic Organ Failure Assessment ) alla randomizzazione era 3.
Tutti i 342 pazienti sono stati inclusi nell'analisi primaria ITT.
Il tempo mediano stimato per il miglioramento clinico è stato di 12 giorni nel gruppo con blocco di IL-1 contro 12 giorni nel gruppo senza blocco dell'IL-1 ( hazard ratio HR 0.94 ).
Per il gruppo di blocco di IL-6, il tempo mediano stimato per il miglioramento clinico è stato di 11 giorni rispetto a 12 giorni nel gruppo senza blocco di IL-6 ( HR=1.00 ).
Durante lo studio sono morti 55 pazienti, ma non è stata trovata alcuna evidenza di differenze nella mortalità tra i gruppi di trattamento.
L'incidenza di eventi avversi gravi e di infezioni gravi è stata simile tra i gruppi di studio.
I farmaci mirati a IL-1 o IL-6 non hanno ridotto i tempi al miglioramento clinico in questo campione di pazienti con COVID-19, insufficienza respiratoria ipossica, basso punteggio SOFA e basso rischio di mortalità di base. ( Xagena2021 )
Declercq J et al, Lancet Respiratory Medicine 2021; 9: 1427-1438
Inf2021 Med2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...