Effetto della cheratoplastica endoteliale unilaterale sugli esiti della qualità di vita legati alla visione nello studio DETECT
La qualità di vita correlata alla visione può essere un esito prezioso per alcuni interventi in oftalmologia.
Nello studio DETECT ( Descemet Endothelial Thickness Comparison Trial ), la cheratoplastica endoteliale a membrana di Descemet ( DMEK ) presentava un'acuità visiva postoperatoria superiore rispetto alla cheratoplastica endoteliale automatizzata con stripping ultrasottile di Descemet ( UT-DSAEK ).
Si è determinato se questa tendenza sia estesa alla qualità di vita analizzando l'effetto di UT-DSAEK e DMEK sulla qualità di vita correlata alla visione.
Un'analisi secondaria prespecificata di uno studio clinico randomizzato è stata condotta presso il Casey Eye Institute di Portland, nell'Oregon, e il Byers Eye Institute di Palo Alto, in California.
Lo studio è stato effettuato nel periodo 2015-2017.
DETECT ha arruolato 38 individui e ha incluso 50 occhi con disfunzione endoteliale isolata; per questa analisi, il secondo occhio di un singolo partecipante è stato escluso insieme ad eventuali questionari nel primo occhio dopo un secondo intervento chirurgico per la valutazione di 38 occhi al basale e a 3 mesi, e 26 occhi a 12 mesi.
L'acuità visiva basale media era di 0.35 logMAR nel braccio DMEK e di 0.28 logMAR nel braccio UT-DSAEK.
Ogni braccio era composto da 19 partecipanti: 18 soggetti con distrofia di Fuchs e 1 partecipante con cheratopatia bollosa pseudofachica.
Gli occhi dello studio sono stati randomizzati per essere sottoposti a UT-DSAEK o DMEK.
Gli esiti principali erano le risposte al questionario VFQ-39 ( Visual Function Questionnaire-39 ) del National Eye Institute ( NEI ), somministrato al basale e 3 e 12 mesi dopo l'intervento, analizzate utilizzando le sottoscale tradizionali definite dal NEI e il punteggio composito su una scala di 100 punti e con un'analisi rifinita di Rasch.
Ci sono state più donne in entrambi i rami dello studio ( UT-DSAEK, 12, 63%; DMEK, 11, 58% ); l'età media era di 68 anni nel braccio UT-DSAEK e di 68 anni nel braccio DMEK.
Complessivamente, i partecipanti allo studio hanno riscontrato un miglioramento di 9.1 punti nel punteggio composito NEI VFQ-39 a 3 mesi rispetto al basale ( n=38; P minore di 0.001 ) e un miglioramento di 11.6 punti a 12 mesi rispetto al basale ( n=26; P minore di 0.001 ).
Gli occhi randomizzati a DMEK hanno mostrato un miglioramento di 0.9 punti in più nel punteggio composito NEI VFQ-39 a 3 mesi rispetto a UT-DSAEK dopo il controllo per NEI VFQ-39 basale ( P=0.80 ).
Il miglioramento della qualità di vita correlata alla visione non è risultato maggiore con DMEK rispetto a UT-DSAEK. ( Xagena2019 )
Ang MJ et al, JAMA Ophthalmol 2019; 137: 747-754
Oftalm2019 Chiru2019
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...