Efficacia di Ranibizumab in occhi con edema maculare diabetico e non-perfusione maculare negli studi RIDE e RISE
Uno studio ha verificato se esistono caratteristiche di base che distinguono i pazienti con edema maculare diabetico con coesistente non-perfusione maculare al basale, ed è stato valutato il potenziale di questi pazienti ad ottenere risultati positivi di acuità visiva, anatomici e di retinopatia diabetica in 24 mesi.
È stata effettuata una analisi post hoc degli studi RIDE / RISE, di fase 3, paralleli, randomizzati, multicentrici, a doppio mascheramento.
Sono stati studiati gli occhi con i dati di migliore acuità visiva corretta ( BCVA ) / angiogramma con fluoresceina, al basale.
Le principali misure di esito erano le caratteristiche di base; area di non-perfusione maculare, migliore acuità visiva corretta, e spessore del sottocampo centrale ai mesi 12 e 24; e incidenza degli occhi di studio con miglioramento della retinopatia diabetica di 2 o più step ai mesi 3, 6, 12, 18 e 24.
La non-perfusione maculare al basale è stata rilevata nel 28.2%, 25.8% e 26.3% degli occhi dello studio, rispettivamente, nei bracci Ranibizumab [ Lucentis ] 0.3 mg ( n=213 ), Ranibizumab 0.5 mg ( n=225 ) e simulazione ( n=228 ).
Al basale, i pazienti con non-perfusione maculare erano più giovani e avevano una più breve durata del diabete, una visione peggiore, un aumento di spessore del sottocampo centrale e una maggiore gravità della retinopatia diabetica ( valori di P inferiori a 0.01 rispetto a quelli senza non-perfusione maculare ).
Nel braccio Ranibizumab da 0.3 mg, gli occhi con non-perfusione maculare al basale avevano una più ridotta migliore acuità visiva corretta al basale ( 53.4 vs 57.2 alla scala ETDRS [ Early Treatment for Diabetic Retinopathy Study ] per quelli senza non-perfusione maculare al basale; P=0.05 ), ma il guadagno medio di migliore acuità visiva corretta al mese 24 è risultato comparabile ( +15.6 vs +13.4 lettere alla scala ETDRS, rispettivamente; P=0.2 ).
Gli occhi con non-perfusione maculare al basale avevano un aumentato spessore del sottocampo centrale al basale, ma una più marcata diminuzione dello spessore del sottocampo centrale a 24 mesi.
La percentuale di occhi con un miglioramento della retinopatia diabetica di 2 o più step è stata maggiore per gli occhi con non-perfusione maculare rispetto a quelli senza non-perfusione maculare al basale in ciascun braccio di Ranibizumab.
In conclusione, nonostante abbiano una visione peggiore / un aumento di spessore del sottocampo centrale, rispetto a quelli senza non-perfusione della macula al basale, gli occhi con concomitante edema maculare diabetico e non-perfusione maculare al basale negli studi RIDE / RISE hanno mostrato acuità visiva robusta e miglioramento anatomico con Ranibizumab e pertanto non devono essere esclusi dalla terapia. ( Xagena2018 )
Reddy RK et al, Ophtalmology 2018; 125: 1568-1574
Oftalm2018 Endo2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...