Efficacia e sicurezza di Luspatercept rispetto a Epoetina alfa nelle sindromi mielodisplastiche a basso rischio, dipendenti da trasfusione, naive agli agenti stimolanti l'eritropoiesi: studio COMMANDS
Gli agenti stimolanti l'eritropoiesi ( ESA ) rappresentano il trattamento standard per l'anemia nella maggior parte dei pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio, ma le risposte sono limitate e transitorie.
Luspatercept ( Reblozyl ) promuove la maturazione eritroide in stadio avanzato e ha mostrato un’efficacia clinica duratura nei pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio.
Sono stati riportati i risultati di un'analisi ad interim prespecificata di Luspatercept rispetto a Epoetina alfa per il trattamento dell'anemia dovuta a sindromi mielodisplastiche a basso rischio nello studio di fase 3 COMMANDS.
Lo studio COMMANDS di fase 3, in aperto, randomizzato e controllato, è stato condotto in 142 centri in 26 Paesi.
I pazienti eleggibili avevano un'età pari o superiore a 18 anni, avevano una diagnosi di sindromi mielodisplastiche a rischio molto basso, basso o intermedio ( secondo il Revised International Prognostic Scoring System ), erano naive agli agenti stimolanti l'eritropoiesi e necessitavano di trasfusioni di globuli rossi ( 2-6 unità di globuli rossi concentrati ogni 8 settimane per 8 settimane o più immediatamente prima della randomizzazione ).
Sono stati assegnati in modo casuale i pazienti a Luspatercept oppure a Epoetina alfa, stratificati per carico trasfusionale di globuli rossi al basale ( meno di 4 unità in 8 settimane versus 4 o più unità in 8 settimane ), concentrazione di eritropoietina endogena nel siero ( 200 U/L o meno vs più di 200 fino a meno di 500 U/L ) e stato dei sideroblasti ad anello ( positivo vs negativo ).
Luspatercept è stato somministrato per via sottocutanea una volta ogni 3 settimane iniziando con 1.0 mg/kg di peso corporeo con possibile titolazione fino a 1.75 mg/kg.
L'Epoetina alfa è stata somministrata per via sottocutanea una volta a settimana a partire da 450 UI/kg di peso corporeo con possibile titolazione fino a 1.050 UI/kg ( dose totale massima consentita di 80.000 UI ).
L'endpoint primario era l'indipendenza dalle trasfusioni di globuli rossi per almeno 12 settimane con un concomitante aumento medio dell'emoglobina di almeno 1.5 g/dl, valutato nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
La sicurezza è stata valutata nei pazienti che hanno ricevuto almeno una dose del trattamento in studio.
Tra il 2019 e il 2022, 356 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Luspatercept ( 178 pazienti ) o Epoetina alfa ( 178 pazienti ), di cui 198 uomini ( 56% ) e 158 donne ( 44% ) ( età mediana 74 anni ).
L'analisi ad interim sull'efficacia è stata effettuata su 301 pazienti ( 147 nel gruppo Luspatercept e 154 nel gruppo Epoetina alfa ) che hanno completato 24 settimane di trattamento o lo hanno interrotto prima.
86 pazienti su 147 ( 59% ) nel gruppo Luspatercept e 48 pazienti su 154 ( 31% ) nel gruppo Epoetina alfa hanno raggiunto l'endpoint primario ( differenza di rischio comune sul tasso di risposta 26.6; P minore di 0.0001 ).
L’esposizione mediana al trattamento è stata più lunga per i pazienti trattati con Luspatercept ( 42 settimane ) rispetto a Epoetina alfa ( 27 settimane ).
Gli eventi avversi di grado 3 o 4 emergenti dal trattamento con Luspatercept segnalati più frequentemente ( 3% o più dei pazienti ) sono stati: ipertensione, anemia, dispnea, neutropenia, trombocitopenia, polmonite, COVID-19, sindromi mielodisplastiche e sincope; e con Epoetina alfa sono stati: anemia, polmonite, neutropenia, ipertensione, sovraccarico di ferro, polmonite da COVID-19 e sindromi mielodisplastiche.
Gli eventi avversi sospetti correlati al trattamento più comuni nel gruppo Luspatercept ( 3% o più dei pazienti, con l'evento più comune verificatosi nel 5% dei pazienti ) sono stati affaticamento, astenia, nausea, dispnea, ipertensione e cefalea; e nessuno ( 3% o più dei pazienti ) nel gruppo Epoetina alfa.
Un decesso dopo la diagnosi di leucemia mieloide acuta è stato considerato correlato al trattamento con Luspatercept ( 44 giorni di trattamento ).
In questa analisi ad interim, Luspatercept ha migliorato la velocità con cui sono stati raggiunti l’indipendenza dalle trasfusioni di globuli rossi e l’aumento dell’emoglobina rispetto all’Epoetina alfa nei pazienti naive agli agenti stimolanti l'eritropoiesi con sindromi mielodisplastiche a basso rischio.
Saranno necessari follow-up a lungo termine e dati aggiuntivi per confermare questi risultati e perfezionare ulteriormente i risultati in altri sottogruppi di pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio, inclusi i sottogruppi con mutazione di SF3B1 o negativi a sideroblasti ad anello. ( Xagena2023 )
Platzbecker U et al, Lancet 2023; 402: 373-385
Emo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...