Esiti di gravidanza nelle pazienti con ipertensione arteriosa polmonare associata a malattie cardiache congenite
Esiste una crescente evidenza che la mortalità materna in donne in gravidanza con ipertensione arteriosa polmonare associata a malattie cardiache congenite ( PAH-CHD ) è inferiore a quella dei dati disponibili.
Per valutare questa ipotesi, sono stati raccolti dati sulla gravidanza in donne con ipertensione arteriosa periferica e cardiopatia congenita.
Le donne affette da ipertensione arteriosa polmonare associata a malattie cardiache congenite, seguite in sette Centri francesi, sono state incluse retrospettivamente dal 1997 al 2015.
Sono state gestite in questo periodo 28 gravidanze in 20 donne ( 26 anni in media ) con PAH-CHD.
Ci sono state 18 gravidanze complete ( 20 o più settimane di gestazione ), 8 aborti e 2 aborti spontanei.
6 pazienti ( 33% ) hanno presentato gravi eventi cardiaci.
Le donne interessate avevano una bassa saturazione di ossigeno ( 79.6 % vs 89.3%, P minore di 0.01 ).
Le complicanze cardiache più comuni durante le gravidanze complete sono state l'insufficienza cardiaca ( n=4 ) e l'ipossiemia grave ( n=5 ).
L'insufficienza cardiaca era generalmente grave, richiedendo un trattamento inotropico in 3 pazienti, il supporto circolatorio meccanico in 1 e ha portato a 1 morte materna ( mortalità=5.0% ).
Le complicanze ostetriche si sono verificate nel 25% delle gravidanze. Neonati piccoli per età gestazionale sono stati diagnosticati nel 39% ( 7/18 ) dei feti.
12/18 gravidanze ( 67% ) sono state portate a termine con la sezione cesarea, di cui 10 in emergenza per ragioni ostetriche.
La prematurità è stata frequente ( 78% ), ma non si è verificata alcuna morte neonatale.
In conclusione, i risultati della gravidanza in donne con ipertensione arteriosa polmonare associata a malattie cardiache congenite sono migliori di quanto riportato in precedenza, con una mortalità materna pari al 5% nella presente coorte.
Tuttavia, a causa della gravità dell'insufficienza cardiaca e dell'elevato tasso di complicazioni neonatali, le pazienti devono ancora essere avvisate dei rischi di una gravidanza. ( Xagena2017 )
Ladouceur M et al, Heart 2017; 103; 287-292
Cardio2017 Gyne2017 Pedia2017
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...