Esiti materni e fetali della anticoagulazione nelle donne in gravidanza con valvole cardiache meccaniche
L' anticoagulazione per valvole cardiache meccaniche durante la gravidanza è essenziale per prevenire eventi tromboembolici.
Ogni regime presenta degli svantaggi relativi al rischio materno o fetale.
Una meta-analisi ha cercato di stimare e confrontare il rischio di esiti avversi materni e fetali in donne in gravidanza con valvole cardiache meccaniche che hanno ricevuto diversi metodi di anticoagulazione.
L'inclusione degli studi nella meta-analisi richiedeva la segnalazione di morte materna, tromboembolia e insufficienza valvolare e/o aborto spontaneo fetale, morte e difetti congeniti in donne in gravidanza trattate con uno qualsiasi tra: un antagonista della vitamina K ( VKA ) durante la gravidanza; Eparina a basso peso molecolare ( LMWH ) per tutta la gravidanza; LMWH per il primo trimestre, seguita da un VKA ( LMWH e VKA ); Eparina non-frazionata per il primo trimestre, seguita da un antagonista della vitamina K ( UFH e VKA ).
Sono state incluse in totale 800 gravidanze di 18 pubblicazioni.
Il rischio materno composito è stato più basso con l'antagonista della vitamina K ( 5% ), rispetto a Eparina a basso peso molecolare ( 16%, rapporto di rischio medio RAR: 3.2 ), Eparina a basso peso molecolare e antagonista della vitamina K ( 16%; RAR: 3.1 ) o Eparina non-frazionata e antagonista della vitamina K ( 16%; RAR: 3.1 )
Il rischio fetale composito è stato più basso con Eparina a basso peso molecolare ( 13%; RAR: 0.3 ), confrontato con antagonista della vitamina K ( 39% ), Eparina a basso peso molecolare e antagonista della vitamina K ( 23%), o Eparina non-frazionata e antagonista della vitamina K ( 34% ).
Non sono state osservate differenze significative nel rischio fetale tra le donne che assumevano 5 mg o meno al giorno di Warfarin e quelle con un regime di Eparina a basso peso molecolare ( RAR: 0.9 ).
In conclusione, il trattamento con antagonista della vitamina K è stato associato al più basso rischio di esiti materni negativi, mentre l'uso di Eparina a basso peso molecolare durante la gravidanza è stato associato al più basso rischio di esiti fetali sfavorevoli.
Il rischio fetale è risultato simile tra le donne che assumevano 5 mg o meno di Warfarin al giorno e le donne trattate con Eparina a basso peso molecolare. ( Xagena2017 )
Steinberg ZL et al, J Am Coll Cardiol 2017; 69: 2681-2691
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