Farmaci associati al rischio di frattura nei pazienti con artrite reumatoide
È stato esaminato il rischio di fratture con l'uso di farmaci antireumatici modificanti la malattia ( DMARD ), statine, inibitori della pompa protonica ( PPI ), oppioidi, analgesici non-oppioidi e farmaci psicotropi in una coorte di artrite reumatoide.
I pazienti con artrite reumatoide senza precedente frattura dal 2001 al 2017 in FORWARD, un registro osservazionale longitudinale, sono stati valutati per fratture correlate all'osteoporosi ( di vertebre, anca, avambraccio e omero ).
L'esposizione a DMARD è stata valutata in quattro gruppi che si escludevano a vicenda: Metotrexato in monoterapia di riferimento, inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa ( alfa-TNF ), sostanze biologiche non-inibitori del TNF e altri.
I non-DMARD e i glucocorticoidi sono stati classificati come in uso / mai in uso e in base alla durata del trattamento.
Sono stati calcolati i punteggi alla scala FRAX ( Fracture Risk Assessment Tool ) per la stima delle fratture osteoporotiche maggiori a 10 anni.
Durante un follow-up mediano di 3.0 anni in 11.412 pazienti, sono state osservate 914 fratture.
I modelli aggiustati hanno mostrato un aumento significativo del rischio di frattura con l'uso di qualsiasi dose di glucocorticoidi per 3 mesi o più ( hazard ratio, HR per meno di 7.5 mg/giorno 1.26 e per 7.5 mg/giorno o più 1.57 ), oppioidi ( debole: 1.37; forte: 1.53 ) e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ) ( 1.37 ).
Il rischio di fratture con oppioidi è aumentato entro 1 mese di utilizzo ( 1.66 ) e con SSRI per più di 3 mesi di utilizzo ( 1.25 ).
Le statine ( 0.77 ) e gli inibitori del TNF ( 0.72 ) sono state associate alla riduzione del solo rischio di frattura vertebrale.
Gli inibitori della pompa protonica e altri farmaci psicotropi non sono stati associati a un aumentato rischio di fratture.
L'uso di oppioidi, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e glucocorticoidi è stato associato a un aumentato rischio di fratture nei pazienti con artrite reumatoide, mentre statine e inibitori del TNF sono stati associati a una riduzione delle fratture vertebrali. ( Xagena2019 )
Ozen G et al, Ann Rheum Dis 2019; 78: 1041-1047
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