Fibrillazione atriale non-valvolare: Rivaroxaban presenta un profilo rischio-beneficio a 2 anni migliore rispetto agli antagonisti della vitamina K
Rivaroxaban ( Xarelto ) ha un profilo rischio-beneficio migliore rispetto agli antagonisti della vitamina K ( VKA ) nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare nell'arco di 2 anni.
I ricercatori hanno utilizzato i dati di un database francese in cui pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare, trattati con Rivaroxaban 20 mg, Rivaroxaban 15 mg o antagonista della vitamina K per la prevenzione dell'ictus, erano stati seguiti per valutare l'incidenza di eventi avversi cardiaci maggiori ( MACE ).
I pazienti erano stati abbinati con persone con caratteristiche demografiche e fattori di rischio paragonabili.
I pazienti nel braccio Rivaroxaban 20 mg e nella coorte antagonisti della vitamina K avevano un'età media di 71.3 anni; il 75.9% con punteggio CHA2DS2-VASc maggiore o uguale a 2 e il 25.7% con un punteggio HAS-BLED maggiore o uguale a 3.
I pazienti arruolati nel braccio Rivaroxaban 15 mg e nella coorte di pazienti trattati con antagonisti della vitamina K avevano un'età media di 80.4 anni; il 93.2% con punteggio CHA2DS2-VASc maggiore o uguale a 2 e il 38.5% con punteggio HAS-BLED maggiore o uguale a 3.
Al termine dei 2 anni, nessuna differenza è stata riscontrata tra qualsiasi gruppo e l'insorgenza di ictus o embolia sistemica, mentre i due bracci Rivaroxaban hanno riportato una significativamente più bassa incidenza di sanguinamenti maggiori e di mortalità.
Quando il rischio di ictus, embolia sistemica e sanguinamento maggiore sono stati calcolati assieme ( eventi combinati ), l'hazard ratio ( HR ) sia del braccio Rivaroxaban 20 mg che del braccio Rivaroxaban 15 mg è risultato significativamente più basso del braccio antagonisti della vitamina K ( HR=0.73, IC 95%, 0.68-0.79 e HR=0.83, IC 95%, 0.77-0.88, rispettivamente ).
Dallo studio è emerso che sia Rivaroxaban 20 mg che Rivaroxaban 15 mg hanno un profilo di rischio migliore con meno sanguinamenti maggiori rispetto agli antagonisti della vitamina K, e un miglior rischio-beneficio con meno decessi e una più bassa incidenza di eventi combinati ( ictus, sanguinamenti maggiori, embolia sistemica ). ( Xagena2018 )
Fonte: Scientific Sessions of American Heart Association ( AHA ), 2018
Cardio2018 Neuro2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...