I corticosteroidi e i fattori di rischio cardiovascolari tradizionali peggiorano gli indici aterosclerotici nei pazienti con artrite reumatoide
La terapia con corticosteroidi e i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare sono stati associati al peggioramento dell'aterosclerosi subclinica.
Nei pazienti con artrite reumatoide, i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare e i corticosteroidi possono aumentare il rischio di peggioramento degli indici di aterosclerosi subclinica in un periodo di 1 anno.
Sono stati presi in esame i fattori associati alla progressione dell'aterosclerosi subclinica nei pazienti con artrite reumatoide con fattori di rischio cardiovascolare tradizionale sottoposti a trattamento specifico.
Lo studio ha arruolato 137 pazienti consecutivi ( fascia di età, 18-75 anni ) con artrite reumatoide e ritmo sinusale stabile che non avevano precedenti eventi cardiovascolari.
L'attività di malattia è stata valutata mediante il punteggio DAS28(CRP).
L'ecografia delle arterie carotidi è stata eseguita in 105 pazienti ( età, 59.34 ± 11.65 anni ) dopo 1 anno per identificare placche ateromatose e misurare lo spessore intima-media ( cIMT ) e la distensibilità segmentale della carotide ( cCD ).
Le placche rappresentavano un altro gruppo di indici di aterosclerosi che sono stati valutati al follow-up.
Dopo 1 anno, è stato osservato un peggioramento dello spessore cIMT ( Δ-cIMT, 0.030 ± 0.10 mm; P = 0.005 ), cCD ( Δ-cCD, −1.64 ± 4.83; P = 0.005 ) e placche ( Δ-placche, 8.6%; P = 0.035 ) rispetto al basale.
La terapia con corticosteroidi e i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare, inclusi età, pressione arteriosa media e diabete mellito, sono stati associati al peggioramento dell'aterosclerosi subclinica in questa popolazione di pazienti.
Il peggioramento degli indici di aterosclerosi subclinica era rilevabile solo nel gruppo di pazienti con artrite reumatoide che avevano una malattia attiva.
Le limitazioni di questo studio includevano la mancanza di un gruppo di controllo, la mancanza di dati sugli anni di fumo dei pazienti e l'inclusione di pazienti che avevano principalmente una remissione o una attività di malattia di basso grado.
Dallo studio è emerso che la malattia aterosclerotica può essere rallentata nei pazienti con artrite reumatoide attraverso il raggiungimento della remissione dell'attività infiammatoria dell'artrite. ( Xagena2020 )
Fonte: Hypertension Research, 2020
Cardio2020 Reuma2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...