I farmaci antinfiammatori, incluso il Naproxene, possono aumentare il rischio di infarto miocardico acuto
L'impiego dei farmaci antinfiammatori ( FANS ), incluso il Naproxene, è associato a un aumento del rischio di infarto miocardico acuto ( IMA ), con l'inizio del rischio che si verifica durante la prima settimana della terapia e un rischio più pronunciato a dosi più elevate, secondo i risultati di una revisione sistematica e meta-analisi dei dati dei singoli pazienti nel mondo reale pubblicati sul British Medical Journal ( BMJ ).
I rischi cardiovascolari dei FANS sono ben noti, con dati che dimostrano che questi farmaci aumentano il rischio di infarto miocardico acuto, ictus e insufficienza cardiaca.
Per comprendere meglio gli effetti dei FANS sui rischi di infarto miocardico acuto, i ricercatori hanno valutato gli studi inseriti nelle banchedati sanitarie canadesi ed europee per determinare la tempistica di questo rischio, l'effetto della dose, l'impatto della durata del trattamento e i rischi comparativi tra gli antinfiammatori.
L'analisi ha incluso studi che hanno valutato l'uso specifico dei farmaci antinfiammatori, inclusi gli inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi-2 ( Cox-2 ), e hanno confrontato il rischio di infarto miocardico acuto tra gli utilizzatori e i non-utilizzatori di questi farmaci.
La coorte comprendeva 446.763 pazienti; di questi 61.460 hanno sofferto di un infarto miocardico acuto ( casi ).
I risultati dell'analisi hanno mostrato che l'uso corrente dei FANS, definito come qualsiasi dose per 1-7 giorni, era associato a un aumento del rischio di infarto miocardico acuto.
L'analisi non ha mostrato che il Naproxene fosse più sicuro di qualsiasi altro FANS.
I ricercatori hanno riferito che la probabilità di un aumento del rischio di infarto miocardico acuto associato all'uso di un FANS per 1-7 giorni variava dal 92 al 99%.
Inoltre, dosi più elevate sono state associate anche a una tendenza verso un rischio più elevato di infarto miocardico acuto.
L'impiego di una dose elevata per 8-30 giorni è risultato particolarmente dannoso per Ibuprofene ( dosaggio superiore a 1200 mg/die ), Naproxene ( dosaggio superiore a 750 mg/die ) e Rofecoxib ( dosaggio superiore a 25 mg/die ).
I risultati della meta-analisi dei singoli pazienti ha indicato che il rischio di infarto miocardico acuto aumenta immediatamente dopo l'esposizione ai FANS.
I ricercatori hanno osservato che una maggiore durata del trattamento non sembra essere associata a un aumento del rischio di infarto miocardico acuto.
Inoltre, il rischio di infarto miocardico acuto sembra diminuire nel tempo a partire dall'ultimo impiego di un FANS, quando l'odds ratio per l'uso recente a qualsiasi dose è stato confrontato con l'uso fatto in passato.
Sulla base delle evidenze emerse dell'analisi corrente, i medici dovrebbero valutare il rapporto rischio / beneficio quando prescrivono i farmaci antinfiammatori; inoltre devono utilizzare la più bassa dose efficace.
E' necessario informare i pazienti che i FANS sono associati ad effetti collaterali cardiovascolari, come un aumento del rischio di infarto miocardico. Questo rischio sembra aumentare immediatamente dopo l'inizio della terapia ed è maggiore quando si utilizzano più alti dosaggi di antinfiammatori. ( Xagena2017 )
Fonte: British Medical Journal, 2017
Reuma2017 Cardio2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...