I telomeri più lunghi associati a un aumento del rischio di cancro
I risultati di uno studio hanno evidenziato che i telomeri più lunghi sembrano aumentare il rischio di vari tumori, ma riducono il rischio di malattie non-neoplastiche, tra cui le malattie cardiovascolari.
Alle estremità dei cromosomi ci sono i telomeri, strutture di DNA associato a proteine, che proteggono il genoma da danni, che si riducono progressivamente nel tempo nella maggior parte dei tessuti somatici e si propongono come marcatori fisiologici dell'invecchiamento.
In precedenza i telomeri più corti dei leucociti erano stati correlati all’età più avanzata. Inoltre, i telomeri più corti appaiono associati a un rischio maggiore di diabete mellito di tipo 2 e di cause non-vascolari, non-neoplastiche di mortalità.
Non è noto se queste associazioni siano causali.
La lunghezza dei telomeri è stata anche implicata nel rischio di neoplasie, ma esiste incertezza al riguardo, e gli studi osservazionali hanno fornito elementi contraddittori.
E’ stato effettuato uno studio di randomizzazione mendeliana, utilizzando studi di associazione genomewide pubblicati entro il metà gennaio 2015.
L'analisi ha incluso 103 studi di malattie non-trasmissibili che hanno esaminato varianti genetiche germinali e non hanno utilizzato malattie preesistenti per selezionare i partecipanti.
I ricercatori hanno esaminato i dati sintetici relativi a 35 tumori e 48 malattie non-neoplastiche, corrispondenti a 420.081 casi ( mediana, 2.526 per malattia ) e 1.093.105 controlli ( mediana, 6.789 per malattia ).
L’aumentata lunghezza del telomero dovuta a variazione genetica della linea germinale è risultata associata a un aumento del rischio di tumori sito-specifici, tra cui glioma ( odds ratio, OR= 5.27; IC 95%, 3.15-8.81 ); tumore sieroso all’ovaio potenzialmente a bassa malignità ( OR=4.35, IC 95%, 2.39-7.94 ); adenocarcinoma polmonare ( OR=3.19, IC 95%, 2.4-4.22 ); neuroblastoma ( OR=2.98, IC 95%, 1.92-4.62 ); tumore alla vescica ( OR=1.19, IC 95%, 1.32-3.66 ), melanoma ( OR=1.87, IC 95%, 1.55-2.26 ), tumore al testicolo ( OR=1.76, IC 95%, 1.02-3.04 ); tumore al rene ( OR=1.55, IC 95%, 1.08-2.23 ) e cancro dell'endometrio ( OR=1.31; IC 95%, 1.07-1.61 ).
Le associazioni tendevano a essere più forti per i tumori più rari e per i tumori che si verificano nei siti tissutali dove la velocità di divisione delle cellule staminali è più bassa.
Sono stati osservati minori rischi per la malattia coronarica ( OR=0.78, IC 95%, 0.67-0.9 ), aneurisma dell’aorta addominale ( OR=0.63, IC 95%, 0.49-0.81 ), malattia celiaca ( OR=0.42, IC 95%, 0.28-0.61 ) e malattia polmonare interstiziale ( OR=0.09; IC 95%, 0.05-0.15 ). ( Xagena2017 )
Fonte: JAMA Oncology, 2017
Onco2017
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